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Corigliano-Rossano Pulita chiarisce alcuni punti sulla gestione dei cimiteri cittadini

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CORIGLIANO-ROSSANO - «Quella dei cimiteri è una questione seria che non può essere risolta con sterili polemiche via social ma va affrontata con i fatti e con il lavoro costante, come tutte le cose che riguardano la nuova città».

È quanto si legge nel comunicato stampa del movimento politico Corigliano-Rossano Pulita che così continua: «Era il 2018 quando un quotidiano online restituiva un’immagine chiara e cristallizzata delle criticità legate ai due cimiteri cittadini pre-fusione. Criticità che le vecchie amministrazioni hanno pensato di poter risolvere con provvedimenti tampone, improvvisando.  Come quando acquistarono loculi prefabbricati dove posare temporaneamente i cari defunti, talmente inidonei da richiederne la demolizione per motivi di sicurezza».

«Forse le attuali domande – si legge - su che fine abbiano fatto i loculi prefabbricati dovrebbero essere rivolte a quelle amministrazioni che ne disposero l'acquisto. Pe fortuna la rete è un archivio storico di facile accesso da cui nessuna amministrazione del passato può sottrarsi, e articoli con titoli altisonanti come “A Corigliano la morte è Part-Time” o “A Rossano è vietato morire” ancora echeggiano nella città».

«Decenni di gestione discutibile – continuano - hanno prodotto scempi che vanno dalla edificazione selvaggia e senza criterio di veri e propri mausolei, passando dai monopoli sulle tumulazioni, sino ai tentativi di privatizzazione del cimitero. Di sicuro chi oggi tuona risoluzioni immediate avrebbe potuto contribuire in tutti i passati anni di consiliatura pre-fusione e non con maldestri interventi tampone o con le modifiche dei regolamenti che hanno creato solo più confusione».

«Proprio in merito ai regolamenti, - aggiungono - qualcuno dovrebbe spiegare ai nostri concittadini che spesso si ritrovano a richiedere in lacrime un posto per le salme dei propri defunti, come mai all'interno del cimitero esistono da anni e sotto gli occhi di tutti, loculi vuoti ma non disponibili. Come è stato possibile cedere tali loculi senza un’effettiva ed immediata necessità? Oggi la prima amministrazione della nuova città (tanto criticata per le macerie del passato) avrebbe sicuramente almeno un centinaio di loculi a disposizione».

«Sempre sui misteri che avvolgono i servizi cimiteriali – incalzano -, vox populi paventerebbe addirittura l’esistenza da anni di un mercato nero di compravendita di loculi con prezzi oscillanti tra i 15.000 euro e i 120.000 euro. Se tutto ciò dovesse essere vero sarebbe bene che anche i concittadini iniziassero a denunciare tali atrocità».

 

«L’operato dell’amministrazione – continuano - traspare in maniera chiara, con i fatti e con le opere già realizzate, tutto nella più perfetta trasparenza. Tra gli strumenti dedicati c’è l’albo pretorio del Comune, da cui verificare la messa in opera di azioni a breve, medio e lungo termine.

L’Amministrazione Stasi ha sempre dimostrato sensibilità verso la questione dei cimiteri, dalla pavimentazione dell'entrata, prima inesistente, alla sistemazione della raccolta delle acque piovane (che  prima riempivano di fango tutta la parte bassa travolgendo anche quelle batterie ereditate, incomplete,  addirittura mancavano le balconate in ferro, oggi ultimate) per non parlare della prima disinfezione nelle aree cimiteriali; dall’acquisto di loculi prefabbricati “strutturati”; alla realizzazione di due nuove batteria da circa 300 posti l’una, di cui a breve vedremo i cantieri. Oltre al continuo lavoro per il ripristino della legalità».

«La realtà, cari concittadini, è che questa amministrazione ha ereditato i grovigli di problemi ventennali di due città e solo il tempo e la programmazione messa in atto li potranno risolvere definitivamente. A quelle parti (oggi) all’opposizione che continuano a criticare sterilmente vorremmo dire che quando tutti questi problemi emergevano, senza trovare nessuna risoluzione voi c'eravate!» concludono.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.