Scuole chiuse, i Consiglieri di maggioranza appoggiano la scelta di Stasi
I Consiglieri: «Scelta fatta per tutelare la salute. La pandemia non si ferma con le polemiche su facebook, le accuse, le offese, i ricorsi o con le paventate denunce»
CORIGLIANO-ROSSANO - «C’è una grande confusione tra quella che è, o meglio dovrebbe essere, la scuola, ed il problema della pandemia in atto. La confusione riguarda da un lato la possibilità di oggettivare i rischi della frequenza di persona, in particolare in ambienti che non sono (e non possono essere) adeguatamente ventilati, costringendo per diverse ore alunni e docenti a respirare la stessa aria, quella in cui un eventuale infetto potrebbe aver rilasciato il virus, ed inevitabilmente ad inalarla. In questo caso il problema si evidenzierebbe solo dopo diversi giorni, forse sette ma anche due settimane! E come sarebbe possibile tracciare 20 o 25 famiglie?»
Comincia così il comunicato stampa dei consiglieri di maggioranza Cesare Sapia, Pietro Mingrone e Isabella Monaco che così proseguono: «Altrettanta o maggiore confusione vi è nelle famiglie, quelle che hanno deciso che le scuole debbano riaprire, quelle famiglie che sono pronte ad adire le vie legali per opporsi ai provvedimenti restrittivi di governatori regionali o sindaci sapendo che mancano dati tecnico-scientifici per giustificarli, ovvero: chiudere solo in caso di accertata diffusione. Il che vale a dire non preveniamo ma attendiamo il problema per affrontarlo!».
«Le altre famiglie –continuano i consiglieri - si dividono tra coloro che attendono le disposizioni di chi, avendone la responsabilità, deve decidere cercando la soluzione migliore (o meno peggiore) e coloro che, e sono una gran parte, ha timore e nella stessa maniera in cui evita luoghi d’assembramento non manderà i propri figli a scuola. In questa partita a 3 non vi è un vincitore ma solo possibili perdenti. Si perché le scuole aperte sono frequentate solo da una parte degli alunni, rendendo la didattica in presenza monca e praticamente impossibile».
«Ai più (poco informati) – incalzano - ricordiamo che l’amministrazione Comunale sta lavorando incessantemente per garantire un rientro in piena sicurezza sin dai mesi estivi. Dai 520.000,00 € utilizzati per lavori nei vari istituti ai fini della messa in sicurezza degli spazi, alla manifestazione di interesse per reperire gli spazi necessari per fare fronte alle richieste dei vari Dirigenti Scolastici relative alle difficoltà nel collocare gli alunni, dai finanziamenti sbloccati per le scuole dell’infanzia, alla manutenzione ordinaria di tutti i plessi scolastici, diventata di fatto poi straordinaria per l’assoluta incuria degli anni passati, sino allo screening avviato ( su base volontaria) di tutto il personale scolastico ( personale docente e personale ATA ). Un lavoro accurato e ponderato».
«La pandemia non si ferma con le polemiche su facebook – concludono -, non si ferma con le accuse e con le offese, con i ricorsi o con le paventate denunce. L’andamento del virus in questo periodo non concede sconti. La scuola deve riaprire ma i dati nel nostro territorio sono preoccupanti. Questa è l’unica verità. È per queste considerazioni che gli scriventi sostengono la decisione del sindaco Flavio Stasi, responsabile e seria, di rinviare di un’altra settimana la didattica in presenza. Il mondo intero ha fatto errori per poi correre ai ripari, nazioni intere sono oggi in chiusura completa, invitiamo tutti a porsi di fronte a questa realtà e a trarne conclusioni personali mature e ponderate».