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Campionato italiano Bocce, al via la serie A2 di raffa: 4 squadre calabresi pronte a stupire e a far divertire

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CATANZARO - Semaforo verde per il Campionato italiano di società di serie A2 di raffa con la prima giornata in programma sabato 29 gennaio. Per la stagione 2022 sono quattro le squadre calabresi al via, a testimonianza della crescita sempre più evidente del movimento regionale all'interno del panorama bocci stico nazionale.

A far l'in bocca al lupo per primo ai quattro team è naturalmente il presidente del Comitato regionale Fib Calabria, Francesco D'Ambrosio: «Auguro innanzitutto alle quattro squadre di preservare la categoria, sarebbe già un grande traguardo per tutte. Naturalmente giudice supremo sarà il campo ma ritengo che ognuna di loro ha delle importanti potenzialità: il Città di Rende ha sposato una linea verde che non fa mai male, la Catanzarese ha confermato lo zoccolo duro che bene ha fatto l'anno scorso, mentre il Città di Cosenza si è rinforzata. Sulla carta la formazione che potrebbe avere un compito più difficile è il Città di Acri, però io conosco bene gli acresi e so che hanno una forte personalità e che sono bravi a fare gruppo, queste qualità insieme al talento di Antonio Veloce potrebbero essere molto importanti al raggiungimento della meta».

Proprio la Sant'Angelo Città di Acri, formazione neo iscritta al campionato di A2 per acquisizione del titolo, è la new entry del campionato, inserita nel gruppo 2 del centro-sud.

Assoluta matricola dell'alto livello, la squadra cosentina ha però dalla sua parte grande entusiasmo e fiducia nella compattezza del gruppo, sulla qualità di Antonio Veloce e l'arrivo di Rosario Nicoletti.

«Questa città e questa società meritavano uno scenario nazionale importante  - racconta Valerio Gradilone, presidente-giocatore della Bocciofila Acri -. Considerato che si tratta della nostra prima esperienza l'obiettivo è ovviamente la permanenza di categoria. Ci confronteremo con realtà più esperte con giocatori che giocano da tanto in A2 ma noi in rosa abbiamo giocatori di categoria A che si sono già confrontati con giocatori di eguale categoria. L'entusiasmo non ci manca, ci alleniamo e studiamo con impegno da mesi. Affronteremo il campionato con determinazione e grinta».

Il battesimo in A2 per l'Acri sarà in casa contro Capitino (Fr), lo scorso anno in A.

Dalla matricola alle calabresi ormai veterane dell'alto livello. Ai nastri di partenza del girone 1 del centro-sud ci sarà ancora una volta la Franco Parise Città di Rende, che fra A e A2 è pronta a disputare il suo quarto campionato nazionale di fila. Squadra tutta composta da rendesi doc, Rende potrà contare, fra gli altri, sul capitano Carmine De Rose, sui veterani Mazzuca e Carbone e Davide Spadafora, oltre che sulle nuove promesse Simone Spadafora e Matteo Longobucco, arrivato in prestito dalla San Paolo Cosenza. Curiosità: quella di Rende è anche la rosa anagraficamente più variegata: si va dal settantaduenne Mazzuca al ventenne Longobucco.

 «Grazie all'impareggiabile impegno del presidente Daniele Salerno e di tutti quelli che hanno collaborato per la squadra, siamo pronti a disputare un altro campionato dell'alto livello. Il merito poi va naturalmente anche a chi è pronto a scendere in pista per dare battaglia per il raggiungimento dell'obiettivo minimo, la salvezza. Venderemo cara la pelle ma costruiremo il nostro percorso un passo alla volta. Il nostro motto è: "motivazione e gruppo compatto". Ci sarà da divertirsi», dichiara con entusiasmo il tecnico Gianluca Cristiano. Per i biancorossi esordio casalingo contro Santa Chiara (Na).

Nello stesso girone il big-match della prima giornata sarà certamente il derby Città di Cosenza – Catanzarese, che già lo scorso anno diedero vita a confronti memorabili e avvincenti. Un avvio col botto che non spaventa i due team. Dopo la salvezza conquistata lo scorso anno, non senza qualche affanno, il Città di Cosenza, allenata per il secondo anno consecutivo da Pasquale Granata, ha messo a segno due colpi mirati, Vincenzo De Rose e Giuseppe "Pino" Buffa (lo scorso anno a Rende), che ne fanno cosi una delle formazioni più esperte,  competitive e anche più ampie del campionato, senza dimenticare il trio Giannotta – A. Granata – F. Toteda (campioni italiani di terna nel 2019). Così Roberto Urso (dirigente Città di Cosenza): «Partendo dalla base dell'anno scorso, guardando con razionalità al bilancio, abbiamo cercato di rinforzare la squadra… Penso quindi che siamo migliorati rispetto all'anno scorso e che possiamo fare un campionato di più alto profilo. Ci stiamo allenando con più serietà e dedizione, con un piglio diverso, poi abbiamo sulle spalle un anno di esperienza in più per tutto il gruppo di cui far tesoro.  Il primo obiettivo è raggiungere una salvezza tranquilla, poi se arriva altro non ce ne staremo lì a guardare».

Dall'altro lato della barricata la Catanzarese, che lo scorso anno ha fatto della continuità dei risultati la sua cifra, chiudendo al quarto posto finale (prima delle calabresi) non vuol certo sfigurare. In casa giallorossa la vigilia del derby è tutta cuore e orgoglio.

«La squadra si è rinforzata con l'arrivo di Giovanni Piscitelli e così magari abbiamo superato qualche lacuna che avevamo l'anno scorso. Vista la rimodulazione del campionato per il 2023, che comporta la relativa retrocessione diretta di tre squadre su otto (la quartultima fa i playout, ndr) puntiamo innanzitutto a conquistare la salvezza il prima possibile, poi l'appetito viene mangiando». Queste le parole del presidente-giocatore Antonio Perricelli. Da sottolineare che la squadra di mister Franco Abramo avrà in panchina anche una donna quale dirigente accompagnatore, Antonella Germanò, legale Fib Calabria, ma soprattutto faro e trascinatrice della squadra femminile catanzarese, presto al via del campionato di società in rosa.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.