Unità d'intenti e spirito di collaborazione: sono le volontà emerse da parte di tutti i sindaci del territorio nel corso del consiglio comunale aperto sulla sanità tenutosi il 3 agosto a Cariati. L’invito a prendere parte al consiglio comunale era stato esteso nei giorni scorsi anche a istituzioni nazionali, regionali e provinciali. Unico punto all’ordine del giorno: l’
emergenza sanitaria che vive il territorio a causa della forte carenza di servizi. «La numerosa presenza dei sindaci o dei loro rappresentanti – ha commentato la sindaca
Filomena Greco – e la disponibilità che ognuno di loro ha espresso di intraprendere una battaglia condivisa e unita sul territorio sono segnali importanti». Di fronte a quello che un tempo era l’ospedale Vittorio Cosentino, c’erano i sindaci, e in loro assenza i delegati, dei Comuni di tutta la zona:
Giovanni Matalone, sindaco di
Scala Coeli; Angelo Donnici, sindaco di
Mandatoriccio; Mauro Santoro, sindaco di
Terravecchia; Alfonso Benevento, vicesindaco di
Bocchigliero; Michelina Boccuti, assessore al Comune di
Cropalati; Rocco Madeo, assessore al Comune di
Paludi; Pasquale Pedace, vicesindaco di
Calopezzati; Agostino Chiarello, sindaco di
Campana; Pietro Nigro, sindaco di
Pietrapaola; Francesco Paletta, sindaco di
Cirò; Antonio Galletta, vicesindaco di
Cirò Marina; Dora Mauro, assessore al Comune di
Rossano; Pasquale Abenante, sindaco di
Umbriatico; Giovanni Greco, assessore al Comune di
Crosia.
Sanità, non solo sindaci
Alla discussione, oltre ovviamente ad assessori e consiglieri del Comune di Cariati, hanno preso parte: il consigliere regionale
Giuseppe Graziano; la delegata del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia in Calabria
Maria Josè Caligiuri; il rappresentante di Confindustria Calabria
Saverio Greco. E dopo una proficua e lunga discussione su tutti gli eventi che hanno portato alla situazione attuale e su tutti gli aspetti su cui ragionare per ripartire,
il consiglio ha votato all’unanimità un documento. Che, nei prossimi giorni,
sarà condiviso anche con gli altri Comuni. Affinché diventi un punto fermo dal quale partire per tutto il territorio. Nell’atto, si pensa alla
creazione di un pool di tecnici che possa essere di supporto ai sindaci e alle amministrazioni. Questo gruppo dovrà seguire e analizzare la questione in ogni suo aspetto: sanitario, legale, burocratico. In sostanza, si cercherà di non lasciare nulla di intentato. E, se possibile, di velocizzare i diversi iter. «Stasera – ha dichiarato la sindaca
Filomena Greco –
potrebbe essere l’inizio di un cammino serio. Dettato da una presa di coscienza ancora più decisa. In passato sono state fatte molte battaglie. Nessuna delle quali ha portato a un epilogo felice. E allora,
perché adesso dovrebbe essere diverso? Una speranza c’è. Richiede, però, l’impegno di tutti. Anche dei soggetti che a vario titolo insistono sul territorio. Io sono convinta che sia
necessario fare un lavoro quotidiano. E proporre soluzioni concrete, attuabili. Condurre battaglia dall'interno
Ma per superare definitivamente l’eterna fase di discussione e di proteste è necessario
cambiare strategia. Capire come si può diventare interlocutori da ascoltare e consultare quando si prendono decisioni che riguardano il territorio. A noi sindaci vengono affidate una serie di responsabilità, anche gravose. Delle quali vorremmo farci carico. Eppure, siamo impossibilitati, perché ci tolgono strumenti e risorse per farlo. E allora, è arrivato il momento di riflettere insieme per trovare un percorso giusto, efficace. Per
condurre una battaglia dall’interno, e non più dall’esterno. Uniti».