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Rossano: liti e accuse dopo anni di governo

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Che la politica a Rossano era caduta in basso, lo sapevamo. Ma non fino a questo punto. Adesso, dopo aver navigato, fatto e disfatto insieme, arrivano anche ad azzuffarsi. E’ dei giorni scorsi la notizia che due esponenti della ex destra rossanese, Giuseppe Antoniotti e Giuseppe Caputo, da sempre insieme e ora odiati avversari, si sono addirittura azzuffati in commissione bilancio. Precisamente giovedì scorso. Quando, prima della conferenza stampa (poi svoltasi nel pomeriggio) dell’attuale assessore alle politiche finanziarie, Nicola Candiano, si è verificato questo increscioso accadimento. Parole grosse  sono volate tra i due. Alla presenza dei componenti della commissione e di qualche altro addetto ai lavori. Una zuffa infinita. Accuse da una parte all’altra. Eppure, hanno lavorato a stretto contatto per circa venticinque anni. Prima Sindaco uno e assessorre l’altro. Poi viceversa. Con la presenza del figlio di caputo come vice-Sindaco. Per venticinque anni, chi ha amministrato le finanze locali? Certamente non Mascaro, arrivato soltanto quattro mesi fa.
ROSSANO, QUALI PROSPETTIVE?
Ma loro, Antoniotti e Caputo, che adesso se le cantano e se le suonano, erano lì. Con la parentesi Filareto, altra stagione scellerata da un punto di vista strettamente finanziario. Questo è il risultato di una classe politica che ha portato Rossano a essere soltanto un vano ricordo di ciò che è stata. Soprattutto quando negli anni ‘80  la città era sulla cresta dell’onda. Adesso i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Inutile fare il solito elenco. Che ricordiamo con semplici parole: Enel, Tribunale, ferrivia, Asl, Comunità Montana, ecc.. Rossano, ad oggi, vive una situazione fortemente critica sotto il punto di vista occupazionale. E se non fosse stato per qualche imprenditore locale, ad oggi la popolazione residente sarebbe ancora inferiore a quanto già lo è. Ricordiamo, ad esempio, il progetto di edilizia sociale, voluto dall’allora assessore regionale ai lavori pubblici Pino Gentile. Con quattro aziende che hanno investito in questo, vincendo le gare di appalto e dando lavoro a decine e decine di famiglie. Finiti questi lavori, dove si andrà? Quali le prospettive? Quali le proposte?
ROSSANO, FARE AMMENDA
Non serve, quindi, azzuffarsi e puntare il dito l’uno contro l’altro, adesso. Dovevano pensarci prima, Antoniotti e Caputo. E non soltanto loro. Se Rossano e il territorio vivono un momento tra i più drammatici della sua storia, di certo loro devono fare ammenda. Intanto, visto che di Mascaro gli stessi alleati di governo  chiedono “la testa” e vogliono i “miracoli”, non si può sottovalutare un imminente ritorno alle urne. Mascaro non ha alcuna intenzione di dimettersi. Ma è arrivato alle strette. E sull’attuale amministrazione incombe il responso del Tar Calabria per i ricorsi di Rapani e Stasi. Quindi, ognuno si guarda intorno. E c’è anche il movimento “La Frusta” che si sta riorganizzando. Dietro vi sarebbe un progetto politico ben ordito e già in movimento, capeggiato dall’avvocato Giuseppe Zumpano, già vice-Sindaco di Rossano negli anni ‘90. Se qualcuno pensa che questo movimento è innocuo, vuol dire che di politica ha capito ben poco. “La Frusta” ha i mezzi e gli uomini per dire la sua. Fonte: La Provincia di Cosenza
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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