Crisi idrica, Baldino e Tavernise: «Occhiuto dichiari lo stato di calamità anche per la fascia jonica cosentina»
I pentastellati chiedono un tavolo per monitorare la situazione e non abbandonare le amministrazioni a fronteggiare una crisi senza precedenti. «Iniziare a programmare in maniera concreta il futuro idrico della nostra terra»
COSENZA - «Dichiarare subito lo stato di emergenza per i Comuni della fascia jonica cosentina che ricadono nell'area della valle del Trionto». Questa la richiesta del consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, al Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, che fa seguito alla stessa richiesta inoltrata dalle amministrazioni comunali coinvolte.
Il fine è quello di cercare di «mitigare i danni di questa crisi idrica che ha stretto nella sua morsa buona parte del territorio calabrese».
«L'assenza di precipitazioni - continua il pentastellato - unita alla mancanza di programmazione e ad una rete idrica colabrodo ha lasciato a secco i comuni di Caloveto, Cropalati, Longobucco, Paludi, Crosia e Calopezzati, mettendo a rischio la stagione estiva e soprattutto la condizione igienico-sanitarie delle popolazioni coinvolte che riscontrano difficoltà anche solo per l'uso domestico. In questo momento non si riescono a soddisfare i fabbisogni delle comunità, il cui numero è in aumento per via dell'arrivo di turisti».
«Necessario in queste condizioni critiche un tavolo per monitorare la situazione - prosegue Tavernise - e non abbandonare le amministrazioni a fronteggiare una crisi idrica senza precedenti che si sta aggravando di giorno in giorno andando ad interessare l'acquedotto Macrocioli e i pozzi di Caloveto, per come comunicato anche da Sorical. L'assenza di precipitazioni ha provocato l'abbassamento dei livelli delle falde acquifere, creando una situazione drammatica e insostenibile».
«Per tutti questi motivi - chiosa il consigliere regionale - rinnovo l'appello al Presidente Occhiuto, al prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano, al Dipartimento di Protezione Civile e all'amministratore unico della Sorical per mettere in campo ogni azione necessaria a mitigare questa grave problematica iniziando a programmare in maniera concreta il futuro idrico della nostra terra».
Gli fa eco la deputata Vittoria Baldino: «È allarmante il monito lanciato in questi giorni dal sindaco di Caloveto, di Cropalati, di Longobucco, di Paludi, di Crosia e di Calopezzati sullo scarso servizio idrico che coinvolge le comunità di riferimento con disagi sia a livello igienico sanitario che domestico. Una situazione tanto allarmante per cui la Regione Calabria non può ignorare la richiesta dei sindaci di dichiarare lo stato di emergenza per la siccità anche per la provincia di Cosenza. Il rischio è che con l'aumento della popolazione in piena stagione estiva i comuni siano costretti al razionamento della risorsa idrica con disagi e danni incalcolabili. Urge, quindi, che la Regione convochi un tavolo con i comuni interessati per affrontare l'emergenza» continua Baldino.
«Come sostenuto anche dall'istituto di ricerca per la protezione idrogeologica per alcune aree della Calabria Ionica, analizzando le serie storiche delle misure di pioggia e dati sulle caratteristiche del suolo e della vegetazione, si è valutata la suscettibilità alla desertificazione. La frequenza degli eventi siccitosi è aumentata e questo richiede interventi della Regione non più rinviabili: dalla costruzione di invasi per trattenere l'acqua piovana, alla manutenzione e ingegnerizzazione della rete idrica, fino alla cessazione degli utilizzi impropri dell'acqua che creano problemi sia al potabile che all'agricoltura. La Regione Calabria – conclude Baldino - non può più permettersi di ignorare questa emergenza. È imperativo che si adottino misure immediate e concrete per affrontare la crisi idrica, garantendo un accesso adeguato all'acqua per tutte le comunità colpite. Si dichiari lo stato di emergenza per la provincia di Cosenza e si mettano in campo tutte le risorse necessarie per prevenire ulteriori disagi e danni incalcolabili. Non c'è tempo da perdere».