L'opposizione incalza Stasi: «Quattro assessori uscenti bocciati dall'elettorato. Nessuna riflessione?»
«Continuiamo a respingere al mittente quell’esatto sistema delle ‘mmasciate che gli è appartenuto sin dall’inizio, che abbiamo provato a svelare ed a documentare nelle ultime settimane, che continueremo senza sosta a rendicontare alla città»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Se il sistema delle ‘mmasciate è direttamente funzionale alla conquista di consenso elettorale attraverso metodi discutibili, è davvero assurdo e paradossale che un sindaco eletto col 65% dei consensi, invece di parlare ancora una volta dei suoi eventuali contenuti programmatici, non trovi di meglio, a poche ore dal voto e tra le sue prime dichiarazioni ufficiali, che continuare con lo stesso disco e ad accusare di ‘mmasciate la coalizione perdente che, quindi, di quel consenso opaco, forse non si è avvalsa».
Per il costituendo ed unitario Gruppo Consiliare di Opposizione Consiliare (Pasqualina Straface, Marisa Caravetta, Giancarlo Bosco, Giuseppe Turano, Elena Olivieri; Guglielmo Caputo, Daniela Romano, Demetrio Walter Caputo e Piero Lucisano) «oltre che contraddittorio rispetto allo stesso esito elettorale, assurdo ed insostenibile da più punti di vista, questo reiterato atteggiamento inutilmente offensivo del Primo Cittadino, in primis dello stesso ruolo istituzionale ricoperto, risulta privo di stile e profondamente maleducato ed irrispettoso rispetto ai circa 15 mila elettori che hanno liberamente riposto la loro fiducia in quanti avevano ed hanno un’altra idea di Politica, di governo e di progresso».
«A 24 ore dal risultato elettorale, infatti, interpretando il sentimento condiviso da tutte le forze politiche a sostegno della coalizione, la nostra candidata Pasqualina Straface non ha esitato un attimo a riconoscere la sconfitta ed a complimentarsi con il riconfermato Sindaco, augurando allo stesso buon lavoro. Al nostro approccio ancora una volta, quindi, di equilibrio e di buon senso, nel rispetto scrupoloso sia del principio e del metodo dell’alternanza democratica sia delle scelte dell’elettorato, addirittura nella prima uscita pubblica del suo secondo mandato, il Sindaco ha preferito contrapporre questa telenovela delle ‘mmasciate che ha già gravemente inquinato, per diretta responsabilità della maggioranza, una campagna elettorale che per quel che ci riguarda era partita e sarebbe dovuta proseguire sotto l’insegna del confronto programmatico e di contenuto».
«Nel rivendicare oggi più di ieri un metodo ed una visione di governo e di sviluppo della Città alternativa a quella incarnata da Stasi ed oggi scelta dalla maggioranza degli elettori, noi continuiamo a respingere al mittente quell’esatto sistema delle ‘mmasciate che non soltanto gli è appartenuto sin dall’inizio e per tutti e cinque gli anni passati ma che nell’ultimo anno egli ha attuato scientificamente, fino alla evidentissima e corrispondente composizione delle sue liste con diretti ed indiretti beneficiari di commesse comunali ad ogni livello; un sistema capillare, di fitti collegamenti, amici e parenti, che abbiamo provato a svelare ed a documentare nelle ultime settimane, che continueremo senza sosta a rendicontare alla città e che se un consenso ha prodotto, non può certo essere quello tributato agli eletti consiglieri di opposizione».
«Invece di continuare ad occuparsi di altro e di altri, tradendo il suo evidente interesse per altre e prossime competizioni elettorali così come ha fatto del resto per tutta la campagna appena conclusasi, nella sua prima uscita ufficiale il Sindaco avrebbe ad esempio potuto fare una qualsiasi riflessione sul fatto che, oltre ai numerosi ed autorevoli consiglieri uscenti non rieletti, i principali assessori della sua ex giunta, da quello al bilancio e vice sindaco a quello all’urbanistica, da quello ai servizi sociali a quello alla manutenzione, sono stati sonoramente bocciati dall’elettorato, così confermandosi l’affermazione dell’uomo solo al comando con venature populistiche, a scapito di una squadra di governo senza una visione strategica per la Città in settori vitali».
«Nel ribadire la nostra determinazione a svolgere in modo coeso ed unitario, tanto nell’assise civica quanto nella Città, sin da subito una opposizione propositiva, analitica, costruttiva ma al tempo stesso senza sconti su nessuna di tutte le iniziative di denuncia e di trasparenza intraprese in questi mesi, vogliamo augurarci che il Primo Cittadino inizi a trattare le istituzioni e la funzione pubblica ricoperta con l’autorevolezza, l’equilibrio, l’imparzialità, il rispetto delle regole e la sobrietà che gli impongono l’essere il massimo rappresentante della più grande Città della Calabria e tra le più importanti della regione» concludono.