Al tavolo sul Pnrr il Pd non invita Stasi, “Co-Ro Futura”: «Grave errore»
Il movimento politico di maggioranza: «La dirigenza del Pd ha perso una buona occasione per aprire un confronto serio sui contenuti del governo della Città, dimostrandosi miope e priva di visione politica»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Grave errore non aver invitato il sindaco di Corigliano-Rossano ad un tavolo con 7 relatori che parlano di Pnrr in una Città che da poche settimane ha subito il voltafaccia di Enel, con i vertici appena nominati dal governo Meloni, che ha determinato la perdita di un finanziamento di 15 milioni di euro per la riconversione del sito della Centrale».
Lo si legge in una nota stampa del movimento politico Corigliano-Rossano Futura che così continua: «Bastava invitare il sindaco per dare senso compiuto ad un dibattito sul Pnrr e non averlo fatto denota scarsa lungimiranza e mancanza di visione. Spiace tanto che la dirigenza del Pd abbia scelto di escludere dal confronto sul Pnrr il sindaco della città di Corigliano-Rossano che tra l'altro è stato premiato pochi mesi fa per un progetto Pnrr sul recupero di beni sequestrati ai mafiosi e restituiti finalmente alla comunità».
«Avevamo creduto davvero, quando fummo invitati ad un confronto, che il Pd si fosse svegliato dal letargo che lo ha visto assente dalla scena per anni e assente persino all'ultima competizione elettorale per l'elezione del primo sindaco di Corigliano-Rossano in occasione della quale solo un buon candidato come Flavio Stasi e una forte coalizione di liste civiche di sinistra ha evitato il peggio».
«Oggi risulta ancora più grave che la dirigenza del Pd abbia perso una buona occasione per aprire un confronto serio sui contenuti del governo della Città dimostrandosi miope e privo di visione politica. Ciò nonostante, aperti come siamo al confronto, auspichiamo ancora una volta che il Pd anche nelle sue articolazioni provinciali, regionali e nazionali, comprenda a pieno la portata della sfida che si apre nella città e sappia scegliere la giusta strategia per non regalarne il governo alla destra» concludono.