Cisl, Russo: «Nella sanità siamo all’assurdo: Necessario fare chiarezza»
Il segretario generale Cisl Calabria: «Non ci sono sconti per nessuno né si può più prendere tempo: è il momento della responsabilità e della chiarezza»
LAMEZIA TERME - «Che per garantire ai cittadini calabresi una piena fruizione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) in sanità la questione di un personale da anni costantemente sotto organico fosse il primo nodo da sciogliere»
Lo afferma Tonino Russo, segretario generale di Cisl Calabria, in un comunicato stampa.
«Il sindacato confederale lo evidenzia, lo grida e ribadisce da tempo in tutti i luoghi di confronto e nelle piazze; lo ha detto con estrema chiarezza anche al Ministro della Salute, Speranza, all’incontro del settembre scorso, in previsione del varo del nuovo decreto Calabria».
«Perciò non ci si può stupire che al Tavolo adduce siano emerse come criticità di primo piano la caduta della qualità di Lea e il fatto paradossale che diminuisca la spesa per il personale a fronte di un disavanzo in aumento nel sistema sanitario calabrese, un disavanzo che sfora le risorse previste per la copertura».
«Siamo davvero all’assurdo! – continua il segretario – Nonostante siano state previste per il personale sanitario risorse aggiuntive relative all’emergenza Covid, in Calabria la spesa per il personale stesso diminuisce: in sostanza, non vengono sostituiti gli operatori collocati in quiescenza (per “quota 100” o per altri meccanismi previsti), non si stabilizzano i precari, non ci sono nuove assunzioni».
«Per i cittadini calabresi al danno si unisce la beffa: vengono meno i Lea, ci sono risorse aggiuntive non impiegate e l’organico del Servizio Sanitario Regionale è sempre più insufficiente, il disavanzo cresce e non è difficile prevedere un aumento della tassazione per coprire il buco, come è già accaduto per gli anni precedenti e stiamo sperimentando con le nostre tasche!»
«Deve essere fatta subito chiarezza – prosegue Russo – sul mancato utilizzo delle risorse previste per il personale. Deve essere fatta chiarezza sul mancato utilizzo nelle Asp e nelle Ao di tutti i fondi destinati in generale a fronteggiare l’emergenza Covid».
«Deve essere fatta chiarezza sugli accreditamenti delle strutture sanitarie convenzionate in rapporto alla loro funzione nel quadro di un sistema sanitario integrato a finalità pubblica, finanziato con i soldi dei cittadini, come anche sul perché sia mantenuta in stato comatoso una struttura sanitaria di eccellenza come il Sant’Anna Hospital, diventata un caso nazionale».
«Il Governo – sottolinea ancora – batta un colpo nominando subito il sub commissario e dotando l’ufficio del commissario ad acta di un organico competente, sufficiente ad affrontare un grande carico di lavoro, estraneo alla pesante eredità della sanità regionale».
«Questi temi – conclude il segretario –, insieme a quello dei lavoratori precari della Regione, saranno al centro dell’attivo unitario dei sindacati confederali previsto per la prossima settimana. I nodi vengono ormai tutti al pettine e si corre seriamente il rischio che la rabbia dei cittadini esploda in modo incontrollato».
«Non ci sono sconti per nessuno né si può più prendere tempo: è il momento della responsabilità e della chiarezza».