Regionali, Antonio De Caprio: «La scelta del candidato presidente spetta a Forza Italia»
Il consigliere regionale di maggioranza: «Lo dobbiamo a Jole e ai calabresi che già ci hanno premiato»
CATANZARO- «Sono certo che le intenzioni fossero le migliori, ma ci sono alcune evidenze che non si possono ignorare». A fare questa premessa è il consigliere regionale Antonio De Caprio, in merito alle dichiarazioni della deputata di Fratelli d'Italia Wanda Ferro che ha parlato di primarie del centrodestra per la scelta del candidato alla presidenza alle prossime elezioni regionali.
«Le condizioni straordinarie in cui la Calabria è chiamata a scegliere l'amministrazione regionale che governerà per i prossimi cinque anni - afferma De Caprio - non devono indurci a credere che si possa derogare ad alcuni punti fermi, sanciti nell'ambito di un'alleanza e unità del centrodestra che all'inizio di questo 2020 portò Jole Santelli e tutti noi a trionfare. Ebbene, senza voler tirare in ballo il rispetto dovuto a colei che ha dimostrato di mettere l'amore per la sua terra davanti alla sua stessa salute, senza voler annoiare nessuno nel ripetere quanto Jole avesse spinto per imprimere una svolta all'immagine della Calabria, dando una marcia in più ad una "macchina" arrugginita che doveva tornare ad essere ad esclusivo servizio della collettività, ricordo sommessamente - aggiunge De Caprio, che è anche vicecoordinatore provinciale di Cosenza di Forza Italia - che la scelta del presidente spetta a Forza Italia. Non perché lo dica io che non sono nessuno, ma perché così è stato deciso da tutti gli attori protagonisti del centrodestra in Calabria e fuori dalla Calabria. E non vedo per quale motivo si debbano cambiare le carte in tavola. Ad ogni modo - rimarca l'esponente di FI - non posso che accogliere di buon grado ogni tipo di iniziativa che punti a rafforzare la nostra coalizione, che deve porsi il compito di proiettare la Calabria nel futuro, superando questa emergenza sanitaria e costruendo su questa esperienza un avvenire radioso per la nostra gente. Ma non mi pare corretto - conclude Antonio De Caprio - rimescolare le carte in corso d'opera. Lo dobbiamo a Jole, lo dobbiamo ai calabresi che ci hanno già premiato».