L'enigma dei "Giganti di Pietra" dell'Incavallicata attende di essere decifrato
Il professore Marino:«Sono convinto che si tratti di opere dell'ingegno umano ma, per affermarlo con certezza, è necessario sottoporre i "Giganti" ad uno studio scientifico. D'impatto chiunque veda queste strutture non le attribuisce alla natura»
CAMPANA - Approfondire la conoscenza storico-artistica e culturale del nostro territorio potrebbe far germogliare una nuova narrazione della Calabria utile non solo a far conoscere la nostra Regione nel mondo, ma a diffondere una nuova consapevolezza in tutti calabresi.
Su questo pilastro si fonda il lavoro del professore Daniele Marino, docente di storia dell'arte e scrittore, che ha contribuito con i suoi studi a riaccendere i riflettori su i Giganti di Pietra dell'Incavallicata di Campana.
Si tratta solo di semplici rocce modellate dal tempo, oppure megaliti preistorici costruiti dall'uomo?
«Sono convinto che si tratti di opere dell'ingegno umano - risponde Marino - ma, per affermarlo con certezza, è necessario sottoporre i "Giganti" ad uno studio scientifico che ne consenta la datazione. D'impatto chiunque veda queste strutture, anche solo ad occhio nudo, non attribuisce queste sculture alla natura».
Lo studioso è stato di recente intervistato dal giornalista di Rai Tre, Pasqualino Pandullo, per la rubrica del fine settimana "Dove si va?" e, in quella occasione, ha spiegato quali siano le forme particolari dei due Giganti di pietra, descrivendone le caratteristiche e soffermandosi sul fatto che «in entrambe le sculture sono presenti indizi che avallerebbero la tesi che si tratti di opere realizzate dall'uomo. Ad esempio il fatto che la roccia non sia monolitica, non è infatti un blocco unico, bensì risulta stratificata, tanto da far supporre che le sculture siano state realizzate con blocchi posti l'uno sull'altro».
Il servizio (qui il link) è andato in onda il 21 giugno scorso, ma torna ad avere un'eco importante dato che, molto probabilmente, il professore verrà intervistato anche per il documentario "Gli Antichi Megaliti della Sila", che sarà trasmesso sulla piattaforma internazionale di Amazon Prime e che porterà la storia dell sito dell'Incavallicata ben oltre i confini nazionali. Le riprese sono in corso proprio in questo periodo.
Qualora venisse confermata l'ipotesi secondo la quale queste sculture siano state realizzate dall'uomo, queste potrebbero essere un monumento di oltre 10mila anni. E proprio per accertarsi di questa loro peculiarità, che avrebbe un valore inestimabile, il professore Marino lancia un appello: «La Regione Calabria dovrebbe prendere in carica questo "Enigma". Far arrivare degli scienziati in questo luogo. Una equipe multidisciplinare in grado di dare risposte certe».
Ma l'interesse del professor Marino per il nostro territorio non si limita all'Incavallicata. Un nuovo progetto, infatti, riguarda il Parco Archeologico di Castiglione di Paludi.
«In questo periodo - ci rivela Marino - sto approfondendo gli studi su Castiglione di Paludi. Invitato dalla Direttrice Scientifica, Donatella Novellis, ho visitato il Parco Archeologico e ne sono rimasto ammaliato. Anche in questo caso sono certo che sia necessario approfondire lo studio di questo luogo, reso unico dalla commistione di diverse civiltà».
Abbiamo la fortuna di vivere in una terra ricca di fascino, misteri e tesori, tutti ancora da scoprire. Proviamo a rilanciare la Calabria del Nord Est partendo proprio dalle sue meraviglie.