7 ore fa:Stipendi e pensioni, in Calabria le donne hanno una retribuzione inferiore agli uomini. «Urge una riforma»
3 ore fa:Sanità, in Calabria le liste d'attesa saranno abbattute grazie alle "visite con il timer". «Serviranno davvero?»
5 ore fa:L'eredità del giudice Rosario Livatino, una vita al servizio dello Stato - VIDEO
12 ore fa:Estorsione, assoluzione confermata in appello per un noto imprenditore
9 ore fa:Festa dell'Albero, piantate oltre 100 nuove piante a Corigliano-Rossano
11 ore fa:Settimana ricca di polemiche: dalla bagarre sulla "Grande Cosenza" ai controlli fiscali che "toccano gli amici" a Crosia
6 ore fa:La forza di rinascere dopo una relazione tossica: «Non aspettare che l'altro cambi. Se non c'è rispetto, chiudi la porta»
8 ore fa:Giornata nazionale sulla povertà educativa, scuole e istituzioni a confronto nel focus promosso da Corecom Calabria
4 ore fa:Cariati solidale, verranno erogati buoni spesa in favore dei profughi ucraini
10 ore fa:VOLLEY - La Pallavolo Rossano Asd conquista una vittoria fondamentale contro la Silan Volley di San Giovanni in Fiore

Castrovillari, tutto pronto per la presentazione del libro "Manuale di volo - Il valore dei nostri sogni"

2 minuti di lettura

CASTROVILLARI - Il protagonista di questo romanzo è l’insegnante che tutti vorrebbero e di cui ciascuno avrebbe bisogno per crescere, quindi spiccare il “volo” e poi tenere la rotta nelle turbolenze della vita: insomma quello che aiuta i suoi studenti a tirar fuori il meglio di loro, perché ognuno ha un suo talento, una sua vocazione che spesso fa fatica a trovare per rispondere all’esistenza ed a quel desiderio di compimento dell’umano che preme.

Stiamo parlando del libro “Manuale di Volo il valore dei nostri sogni” edito da Macabor e scritto da Antonio Rende, classe 1994, diplomato al Liceo Scientifico “Mattei” del capoluogo del Pollino, laureato in lettere e beni culturali (indirizzo classico – archeologico) presso l’università della Calabria e specializzato in scienze dell’antichità; l’opera, seconda fatica editoriale del giovane autore (la prima fu redatta nel 2019), verrà presentata sabato 16 aprile, a partire dalle ore 18, nella sala Varcasia della Parrocchia di San Francesco, con uno sguardo attento, come trapela e palpita tra le righe il volume, sul rischio educativo, sempre alla prova di questo rapporto imprescindibile a due, docente/ragazzo- adulto/adolescente.

Agli intervenuti porterà il saluto, di Castrovillari “Città che legge”, il sindaco Domenico Lo Polito, già professore alle superiori, mentre i contributi, moderati dalla docente Filomena Bloise, sono a cura dell’editore Bonifacio Vincenzi, delle insegnanti Carla Bonifati (in pensione) e Maria Pia Domanico (che seguirono con altri colleghi Antonio al liceo), dell’attore Fabio Pellicori, e dell’autore che susciterà, sicuramente, diverse domande.

«Un momento - fa presente il primo cittadino sottolineando il valore aggiunto e richiamo che offre il testo nel presentare come l’autore ha vissuto su di lui lo sguardo dell'impeto educativo - atteso quanto interessante per ciò che propone al mondo docente, sempre a che fare con le domande, la coscienza critica e libertà di espressione dei ragazzi, ma anche con le loro aspirazioni, l’importanza in quale università approfondire gli studi scelti e l’opportunità di ritornare, se possibile, per dare consistenza e forza alla propria Terra d’origine, espressione d’identità ed appartenenza, sempre da migliorare per affermare le capacità che genera grazie ad una Storia e genialità dell’essere e rapportarsi di donne e uomini».

Da qui la peculiarità della proposta con riflessioni a più voci per rilanciare un messaggio sempre vero sull’insegnamento strettamente collegato alla crescita dell’alunno e ad un incontro umano in cui sono condivise e approfondite l’esperienza e la conoscenza della realtà, in un quadro di riferimento valoriale improntato alla formazione della persona umana, e dunque alla crescita dell’intera società.

Non a caso l’insegnante è la vera risorsa della scuola: il soggetto che rischia in prima persona - la sua faccia, le sue idee, le sue energie - nel rapporto con gli allievi. L’educatore è perciò portatore di un’esperienza della realtà e di un’ipotesi per comprendere, ma anche una persona capace di comunicarla e di farla rivivere in funzione di una coerenza ideale.

Per questo avere sempre presenti gli studenti, accorgersi delle loro esigenze, valorizzare le loro capacità e doti, aiutarli nei disagi che provano, e che non sempre riescono a manifestare, condividere con loro il bisogno di superare la frammentazione del sapere, spesso imposta dalla divisione rigida delle materie, come cercare di scoprire il senso delle cose che si studiano e si insegnano, formarli, con sintesi personali, significa ridare Cuore ad una crescita più diffusa.

Un’occasione, insomma, per rispondere insieme che vale la pena costruire rapporti vivi, veri, quotidiani, fra insegnanti e alunni, ed una scommessa da giocare a tutto campo in questa ripresa e rinascita agognate, ma bisognose di testimoni e testimonianze.

 

 

 

 

 

 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia