A Cosenza tuffo nel mondo del Rock con la mostra dedicata a Oasis e Pearl Jam
Dal 9 all’11 luglio Alterazioni Festival: oltre alla mostra “Keep on Rockin – viaggio nella storia del rock”, ci sarà la fiera del disco e del vinile e la mostra degli artigiani della musica
COSENZA - È tutto pronto per Alterazioni Festival, quest’anno alla sua quinta edizione. Ideato ed organizzato da MkLive, parte con una tre giorni intensa: il 9, 10 e 11 luglio con la mostra Keep on Rockin - Viaggio nella Storia del Rock, la Fiera del Disco e del Vinile e la Mostra degli Artigiani della Musica.
Dopo l’esordio della scorsa edizione, con le esposizioni dedicate a Pink Floyd, Queen e David Bowie, quest’anno i saloni espositivi dell’ex Mam in corso Telesio 17, nel centro storico di Cosenza, ospiteranno Keep On Rockin - Viaggio nella Storia del Rock, la prima mostra dedicata ad Oasis e Pearl Jam, con fotografie, memorabilia, rarità discografiche e tanto altro. L’inaugurazione della mostra è prevista per il 9 luglio alle 17 e sarà visitabile fino all’11 luglio, dalle 10 alle 22.
Si intitola “Got some…” la sezione dedicata ai Pearl Jam, il gruppo rock alternativo, grunge, di Siattle. L’esposizione prende il nome dalla loro celebre canzone “Got Some” ed è a cura di Henry Ruggeri, fotografo dal 2007 di Virgin Radio. Questa sezione è dedicata alle foto delle date che i Pearl Jam ed Eddie Vedder, frontman del gruppo e uno dei massimi esponenti del movimento grunge, hanno tenuto in Italia dal 2010 ad oggi, in cui Ruggeri è stato sempre presente. La sezione della mostra è realizzata in collaborazione con Pearl Jam on Line – sito Italiano dedicato alla band di Seattle, nato nel 2001 ed autorizzato dal management della band – e con il fansclub ufficiale dei Pearl Jam.
La parte della mostra dedicata ai Pearl Jam sarà così suddivisa: Got Some… posters: esposizione di tutti i manifesti ufficiali dei concerti che la band ed Eddie Vedder come solista hanno fatto in Italia dall’inizio della loro carriera; e Got Some… Memorabilia: una piccola selezione di memorabilia tratta dalla collezione privata di Henry Ruggeri sul periodo cruciale del Grunge.