Dimesso dall'ospedale dopo 15 ore in pronto soccorso: muore il giorno dopo
È successo all'ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Sul caso indaga la Procura pitagorica che ha aperto un fascicolo sull'operato di 4 medici. Disposta l'autopsia sulla vittima
CROTONE - La Procura di Crotone ha aperto un procedimento penale, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo in concorso, sulla morte di un 58enne avvenuta il 25 giugno 2021, iscrivendo nel registro degli indagati quattro medici dell'ospedale civile San Giovanni di Dio che lo hanno avuto in cura solo poche ore prima.
A dirigere le indagini il sostituto procuratore del tribunale pitagorico, Pasquale Festa. La vittima, celibe e senza figli, viveva assieme al fratello ed era conosciutissimo in città per la sua passione per il Crotone calcio e il suo impegno nell'ambito del tifo rosso blu. Nella serata di mercoledì 23 giugno il 58enne ha accusato dolori lancinanti allo stomaco e alla schiena ed era quindi stato condotto al Pronto Soccorso dell'ospedale cittadino, dov'è rimasto per 15 ore, «dall'1.34 alle 16.29 di giovedì 24 giugno - spiegano i familiari attraverso i legali dello Studio3A di Crotone - salvo poi essere rimandato a casa, dopo alcuni accertamenti, con una terapia domiciliare, nonostante il persistere dei dolori».
Ma solo poche ore dopo si è consumato il dramma. «Venerdì 25 giugno, alle 9, la sorella si è recata a casa della vittima per praticargli un'iniezione che gli era stata prescritta il giorno prima, ma l'altro fratello, con il quale, come detto, la vittima abitava, l'ha accolta con toni allarmati e disperati perché il cinquantottenne giaceva esanime nel suo letto e non dava segni di vita. Inutili i tentativi di rianimarlo: era già deceduto, come poi avrebbe constatato il suo medico di base, immediatamente chiamato sul posto».
Oltre al dolore per l'improvvisa perdita, nel fratello e nella sorella sono subito insorti impellenti interrogativi e rimpianti sulla giornata precedente passata all'ospedale: «i fratelli si chiedono se le condizioni dell'uomo siano state debitamente approfondite, se sia stato assistito adeguatamente, se quelle dimissioni non siano state troppo affrettate, e se, nel caso in cui fosse stato ricoverato e costantemente monitorato, si sarebbe potuto salvare. Di qui la decisione di chiedere il supporto di Studio3A e di presentare quello stesso giorno denuncia querela presso la Questura di Crotone, chiedendo che potesse essere disposta l'autopsia per accertare le cause della morte: richiesta immediatamente accolta, con apertura di un fascicolo da parte della magistratura e gli atti conseguenti, da cui i familiari sperano di ottenere delle risposte».
L'iscrizione al registro degli indagati dei medici è un atto dovuto «anche per consentire ai quattro dottori, due donne e due uomini, di nominare eventuali consulenti di parte per gli accertamenti tecnici». Il Sostituto procuratore ha infatti disposto anche l'esame autoptico sulla salma, che sarà determinante per capire le cause del decesso e se sussistano eventuali responsabilità da parte dei sanitari. L'incarico è stato conferito oggi, lunedì 28 giugno 2021 presso il palazzo di giustizia di via Vittorio Veneto, al medico legale Francesco Sicilia, che procederà con l'esame domani, martedì 29 giugno. Alle operazioni peritali parteciperà anche il medico Antonino Trunfio, come consulente medico legale di parte messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A.