A poche ore dalla seduta in cui dovranno essere approvati i bilanci della Calabria, il Consiglio regionale è nel caos. Colpa di un cortocircuito della burocrazia; che rischia di mandare in tilt l’assemblea. Oggi dovrebbe insediarsi il consigliere Gianluca Gallo. A cui la Corte d’Appello di Catanzaro – dopo un lungo iter giudiziario – ha riconosciuto il diritto a sedere nel parlamentino regionale; a scapito di Giuseppe Graziano che, a parere dei giudici, avrebbe violato le norme che regolano le aspettative per mandato elettorale dei dipendenti pubblici. Il guaio è che, a distanza di più di una settimana (la sentenza è dello scorso 6 novembre), Graziano non ha ancora ricevuto alcun atto formale che attesti la sua decadenza. Una “disattenzione” degli uffici che ha spinto il fondatore de “Il Coraggio di cambiare l’Italia” a presentare una diffida al presidente del Consiglio Irto e al segretario generale Maurizio Priolo. Oggetto: la sua immediata convocazione per la seduta di oggi. «Io – spiega Graziano al Corriere della Calabria – mi ritengo ancora a tutti gli effetti consigliere regionale e segretario-questore dell’assemblea». Non solo: il fondatore di Cci minaccia di «adire le vie legali, in sede civile e penale. Dal momento che sono un dipendente pubblico (è vicecomandante dell’ex Corpo forestale in aspettativa,
ndr) e devo ricevere una comunicazione formale per riprendere servizio nella pubblica amministrazione». Graziano individua anche l’area del Consiglio che potrebbe aver innescato il caos. «Il settore Assemblea, che avrebbe dovuto convocarmi e compiere tutti gli altri adempimenti». Per l’ex vicecoordinatore cosentino di Forza Italia non è «una questione di poltrone. Si parla dell’inquadramento giuridico-economico nei confronti dell’amministrazione verso la quale risulto in aspettativa. Sono adempimenti formali che vanno compiuti».
CONSIGLIO REGIONALE, GALLO SI INSEDIA?
Non è solo una vicenda personale. Perché Graziano, che si ritiene ancora in carica, è convinto che non si possa «convocare un’assemblea con un consigliere in meno». Dal momento che lo stesso Gallo non si è ancora insediato formalmente. Dunque, il rischio è che la seduta in programma per oggi, nella quale dovranno essere approvati il bilancio 2016 e l’assestamento del previsionale 2017-2019, possa essere ritenuta nulla. E mentre Graziano paventa possibili annullamenti e nuove cause giudiziarie, dall’altra parte c’è Gallo, che ancora non sa quando potrà diventare ufficialmente un membro dell’assemblea: «Sono stato convocato per oggi per compiere alcuni adempimenti burocratici, ancora non mi hanno detto se entrerò in aula». Il caos è servito.