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Turismo in affanno nella Sibaritide? È un problema di assenza di marketing e strategie

4 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Quanti giovani e famiglie della Sibaritide ogni anno, d’estate, si muovono per andare a trascorrere una settimana di ferie o anche un semplice week-end in Salento o nel Cilento o ancora nella Sicilia Orientale (Catania/Siracusa)? Tantissimi. Quanti di questi ritornano con un gadget che richiami a quel territorio, che sia una maglietta, un portachiavi o una semplice calamita, o con un prodotto tipico di quella zona? La maggior parte se non quasi tutti. Ora poniamoci la domanda all’inverso. Quanti dal Salento, dal Cilento o dalla Sicilia Orientale decidono di trascorrere le loro ferie (o un fine settimana) nella Sibaritide? La risposta – anche in questo caso – è scontata: pochissimi a voler essere ottimisti; nessuno a voler essere realisti! Ecco, alla Calabria del nord-est ma principalmente a Corigliano-Rossano manca anche il turismo di prossimità.

I flussi vacanzieri alle nostre latitudini sono perlopiù campani e laziali che negli anni ottanta hanno investito nelle residenze estive di proprietà o, al più, emigrati di ritorno provenienti dalle regioni del nord e dal nord Europa. Un tempo erano una marea umana, oggi sono sempre meno. Perché la tipologia di ferie estive è mutata e questo territorio non è stato in grado di adeguarsi ai tempi.

Lo ha fatto, si è adeguata per forza di cose, solo sotto il profilo dei costi. Infatti, guardando la tabella sottostante ci accorgiamo che trascorrere una settimana di ferie, nel periodo clou di ferragosto, nella terza città della Calabria costa quanto costerebbe in località che del turismo ne hanno fatto una bandiera e hanno avuto la capacità di crearci attorno un brand e una destinazione.

Rimane, però, la differenza sostanziale tra questo territorio e gli altri tre presi in esame: nelle aree di prossimità fanno marketing turistico ormai da anni e hanno raggiunto un livello tale di servizi che si rendono appetibili a tutti i tipi di mercato vacanziero.

 

Il problema dei prezzi

C’è un problema di prezzi nelle strutture ricettive della Sibaritide? Apparentemente sì ma di fatto l’omogeneità dei costi di soggiorno tra il Salento, il Cilento, la Sicilia Orientale e la Calabria del nord-est non fa altro che sostenere l’oggettività della spesa. Non ci sono speculazioni. E allora cosa non funziona da queste parti? L’offerta. Scadentissima sul piano dei servizi, quasi inesistente invece sulla scala delle opportunità.

Perché spendere 150€ per una notte in una struttura bellissima se poi attorno c’è il nulla?  Lo scorso due luglio sulla posta di redazione abbiamo ricevuto un messaggio del direttore marketing di un grosso tour-operator italiano che, dopo aver accompagnato una comitiva di venti persone soggiornanti in una importante struttura del territorio a visitare il centro storico di Rossano, lamentava il fatto che all’interno della città alta, fatto salvo qualche bar, si erano trovati difronte al deserto: negozi chiusi e zero vitalità, nessun servizio turistico. «Una noia mortale per i visitatori che sono andati via delusissimi». Questa la chiosa del messaggio.

E lo stesso vale per il centro storico di Corigliano, per Lido Sant’Angelo e per tutte le altre località marine del litorale coriglianorossanese, fatta eccezione per Schiavonea che vive di una luce propria essendo un centro abitato tutto l’anno.

I negozi chiusi sono, a loro volta, la testimonianza che non c’è alcun investimento nelle strategie di marketing territoriale. Che non si può più solo contemplare con gli sgravi fiscali alle attività che aprono nei luoghi di interesse. Al contrario bisognerebbe dare, a quanti vogliono investire, una nuova consapevolezza e una motivazione forte per spingerli ad investire in un pacchetto di offerte esclusive per i turisti.

 

Il problema dei servizi

E poi c’è il nodo principale, essenziale, quello per il quale qui non arriverà mai nessuno a meno che non si abbia una motivazione forte. Questo territorio rimane praticamente irraggiungibile da ogni mezzo di aria, di terra e di mare. Qualche mese fa vi raccontammo la storia di una coppia di ragazzi di Boston che intenzionati a ripercorrere le tracce dei loro antenati decisero di ritornare a Corigliano-Rossano. Impiegarono più tempo ad arrivare a destinazione dall’Aeroporto di Lamezia Terme che non fare le tratte in aereo da Boston a Roma e da Roma allo scalo di Sant’Eufemia! Assurdo come la Calabria continui a rimanere lontana e distante dalla stessa Calabria.

Qui il primo bug: perché non arrivano salentini e siciliani dalle nostre parti? Perché con lo stesso budget di spesa ed il tempo che impiegherebbero per approdare sulla nostra costa hanno una gamma infinita di opportunità per spostarsi, in aereo, in altre località anche estere e turisticamente più rinomate e appetibili.

Questo non significa che ogni località turistica debba avere un aeroporto ma sicuramente ogni località turistica di qualità deve avere un sistema di trasporto efficiente che la metta in connessione costante con gli scali aeroportuali in tempi brevi.

Da mesi, l’Eco dello Jonio porta avanti una vertenza che, purtroppo, rimane inascoltata dalle istituzioni locali (della quale, invece, potrebbero farsi carico) e regionali: ripristinare lo scalo ferroviario di Isola Capo Rizzuto e attrezzarlo di un bus navetta che lo colleghi rapidamente all’Aeroporto Sant’Anna di Crotone che dista appena 5 chilometri. Questo per consentire ad un treno shuttle veloce in partenza da Sibari e con pochissime fermate intermedie (Corigliano-Rossano-Cariati-Cirò-Crotone) che in un’ora e mezza raccolga tutta l’utenza della Calabria nord orientale e la metta a servizio dello scalo aeroportuale pitagorico. Non è fantascienza. Anzi, con una semplicissima azione di manutenzione delle strutture esistenti (non va realizzato nulla solo pulire, ripristinare e manutenare la dismessa stazione di Isola) e riprogrammazione delle corse si rivoluzionerebbe l’intero concetto di mobilità, anche turistica, di questo territorio.

Ma questa è solo una delle tantissime cose che si potrebbero fare!

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.