La battaglia intrapresa da Gratteri necessita del sostegno di tutti i calabresi
Il commissario regionale Lega, Saccomanno, si appella alla popolazione affinchè il magistrato non sia isolato dal "sistema", com'è già successo a Falcone e Borsellino
CATANZARO - «Tutti a Milano domani per sostenere l'azione antindrangheta. Un pensiero che viene comunemente semplificato nel Gattopardo: «tutto deve cambiare perché tutto resti come prima». Sono decenni che l'Italia sta cercando di combattere seriamente le mafie, ma il "sistema" ha impedito un'azione decisiva e penetrante. Bisogna essere realistici e guardare alla storia per rendersi conto di come stiano le cose. Il "sistema" lobbistico, affaristico e mafioso ha sempre rifiutato i veri cambiamenti, lasciando tutto nel nebuloso per poter meglio operare e potersi meglio nascondere. Falcone e Borsellino, al di fuori di questo "sistema", hanno cercato di combatterlo ed avevano indicato anche la strada. Ma sono stati traditi, molto probabilmente, da coloro che avrebbero dovuto difenderli e sostenerli. Certamente, hanno contribuito isolandoli».
Lo dichiara in un comunicato stampa, il commissario regionale della Lega, Giacomo Francesco Saccomanno.
«Gratteri oggi sta combattendo una pesante battaglia di bonifica. Scoperchiare e spezzare i legami tra la 'ndrangheta e il sistema economico e politico. Tutti ad applaudirlo, ad elogiarlo, ma quando è il momento dell'agire molti scompaiono! Il "sistema" è forte in Italia – si legge nella nota - ma è ancor più forte in Calabria. Le indagini ne sono lo specchio di cosa succede e di come si tenta in tutti i modi di coprire. Il caso Bortoletti è la riprova di come non si voglia, assolutamente, fare vera pulizia. Per decenni la sanità è stata derubata e degradata, ma, a parte i proclami, nessuno vuole la verità e scoprire le responsabilità. Sia a Roma che in Calabria! Ci si tenta, ma poi, magicamente, tutto cade nell'oblio. Ma la memoria non può essere cancellata. L'azione dei commissari alla sanità, nominati dal Governo, è stata pesantemente deleteria ed ha distrutto quel poco di sanità esistente aumentando il deficit ed impedendo, anche, la sua ricostruzione. Certamente, per ostacolare di accertare le responsabilità».
«Oggi i calabresi dovranno pagare tutto il deficit creato da altri e che hanno dissanguato le casse pubbliche e creato un disastro nella sanità. Il "sistema" è riuscito a bloccare ogni cosa! Si è partiti con una campagna elettorale all'insegna delle "liste pulite", ma poi nulla è cambiato. Sempre gli stessi personaggi e le medesime facce, con incarichi diversi. Poche le novità – dichiara Saccomanno - E chi cerca di lavorare per una politica diversa viene "isolato". Il "sistema" non gradisce! E nulla cambia. Il «gattopardismo» insegna! Un ceto dominante in un regime precedente, che simula di essere promotore di una nuova situazione politica, per poter conservare il potere, nascondendosi dietro un cambiamento inesistente. Questa è l'Italia, questa è, maggiormente, la Calabria».
«Le persone per bene devono, quindi, sostenere le azioni forti di chi vorrebbe voltare veramente pagina e maggiormente quei magistrati, come Nicola Gratteri, che stanno combattendo, con tutti i propri difetti, una battaglia di bonifica che potrebbe sanare la società e bloccare il "sistema". E l'informazione non può nascondersi. Deve fare la sua parte, almeno quella non collusa e condizionata, e sostenere il vero cambiamento».
(fonte foto Tonio Carnevale)