Caruso: «Votare No al Referendum per difendere la Costituzione»
Prosegue la campagna per il No al referendum del prossimo 20 e 21 settembre dei socialisti calabresi, che sin da subito si sono opposti al taglio tout court dei parlamentari, che andrebbe a minare pericolosamente la tenuta democratica del Paese, diminuendo la rappresentanza dei territori all’interno del Parlamento, sotto il falso vessillo di una riduzione dei costi della politica.
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In provincia di Cosenza a tenere alta la guardia rispetto ai pericoli della modifica della nostra Carta Costituzionale ed a difesa, dunque, dell’ordinamento politico della Repubblica italiana improntato ad una democrazia rappresentativa si sta spendendo il segretario della federazione provinciale del Psi, Franz Caruso che giovedì prossimo, 17 settembre, parteciperà, insieme al vicesegretario dei senatori del Pd, Gianni Pittella, alla manifestazione «Così NO» organizzata a Castrovillari dal Comitato per il No Pollino-Alto Jonio. All’iniziativa, coordinata dall’Avv. Lucia Filomia, prenderanno parte il segretario generale della Spi Cgil comprensoriale, Franco Spingola, e la Prof.ssa Antonia Romano componente del comitato per il No Pollino-Alto Jonio.
«L’iniziativa di giovedì prossimo a Castrovillari sarà una ulteriore importante occasione – afferma il segretario provinciale del Psi , Franz Caruso – per ribadire le ragioni, forti e dirimenti, del nostro No al referendum costituzionale confermativo, che affondano le radici nella tutela e salvaguardia della nostra Carta Costituzionale. La Costituzione italiana racchiude grandi conquiste di diritti e libertà garantiti dalla centralità del Parlamento che, quindi, non può essere compromessa per operazioni populiste e demagogiche. Quando i nostri padri costituenti decisero il numero dei seggi lo fecero secondo scienza e coscienza con l’obiettivo di difendere il Paese da possibili e non auspicabili ritorni a totalitarismi che hanno lasciato traccia di orrori indicibili. Votando No, pertanto, al quesito referendario si difenderà la democrazia parlamentare che è stata una conquista di libertà della Resistenza e delle lotte partigiane, di cui noi socialisti siamo stati autentici protagonisti. Altra cosa sono gli sprechi della politica, che ci sono, sono tanti e debbono essere tagliati seriamente ed assai semplicemente, riducendo, per esempio, le consulenze costosissime e le tantissime commissioni inutili, abolendo benefit e mettendo un freno al continuo proliferare di società a partecipazione pubblica».
«In ultimo – conclude Franz Caruso – ritengo che questa battaglia per il No al referendum debba proseguire anche in futuro, trasformandola in una battaglia culturale per recuperare la politica come arte nobile capace di operare per il bene comune, consolidando il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, oltre che la giustizia sociale. Ciò al fine di combattere definitivamente l’ondata di antipolitica da cui sono nati e fanno proseliti movimenti e raggruppamenti spontanei che parlano alla pancia del Paese, utilizzandone la rabbia ed il malessere, al solo fine di conquistare e difendere interessi propri».