Reazioni avverse di farmaci e vaccini, torna a operare il Centro Regionale di Farmacovigilanza Calabria
Scarpelli: «Obiettivo comune ridurre i rischi e amplificare i benefici dell’impiego dei farmaci, attraverso la sicurezza del prodotto e la somministrazione corretta degli stessi»
CATANZARO - Si è aperta con le relazioni sullo stato dell’arte dei Centri di Farmacovigilanza di Calabria e Sicilia, la "Prima Giornata Regionale della Farmacovigilanza – Regioni a confronto” promossa dal Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria – Settore n. 3 Assistenza Farmaceutica e dal– Centro Regionale Farmacovigilanza Calabria (CRFV).
Nella Cittadella regionale, nell’aula Verde “Jole Santelli”, si sono ritrovate le Regioni, i Centri regionali di Farmacovigilanza, i farmacisti, le associazioni di categoria, ma anche professori universitari, stakeholder e i rappresentanti AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, sotto la cui egida è posta la Rete italiana di Farmacovigilanza.
Al centro del confronto il tema della sicurezza dei farmaci e il sistema di Farmacovigilanza, ovvero l’insieme delle attività finalizzate all’identificazione, valutazione, comprensione e prevenzione degli effetti avversi o di qualsiasi altra criticità correlata all’uso di farmaci e vaccini, al fine di assicurare un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione.
Dieci relazioni, in tre sessioni di lavori, hanno approfondito il ruolo delle reti regionali di farmacovigilanza nell’interazione con i presidi sanitari e il mondo dell’università e della ricerca, l’efficacia e la sicurezza dei farmaci nella fase di immissione in commercio e nel post marketing, le azioni positive per promuovere il ruolo attivo, nelle segnalazioni, di operatori sanitari e consumatori.
«Dopo un periodo di inattività – ha detto la dr.ssa Brunella Piro, promotrice dell’evento e Responsabile del Centro Regionale di Farmacovigilanza Calabria – il Centro regionale è ritornato ad operare a pieno regime. In un anno e mezzo abbiamo recuperato personale e risorse e siamo impegnati a incrementare e migliorare l’attività di monitoraggio delle segnalazioni di sospette reazioni avverse a farmaci e vaccini, oltre che migliorarne la qualità. I mesi che verranno ci vedranno impegnati nel miglioramento della qualità dei dati e in azioni di promozione della consapevolezza nell’uso corretto dei farmaci e in un maggior coinvolgimento di operatori sanitari e cittadini nelle segnalazioni di reazioni avverse».
Le segnalazioni di reazioni indesiderate possono essere effettuate anche direttamente, accedendo sul sito: crfvcalabria.it e restare informati seguendo il Centro regionale sui social media.
Una Tavola Rotonda ha acceso il focus sulle attività che i Responsabili di Farmacovigilanza svolgono e le azioni sinergiche messe in campo per promuovere la farmacovigilanza attiva «che - hanno evidenziato i partecipanti – è stata molto attiva durante la somministrazione dei vaccini contro il Covid e si è arrestata immediatamente dopo l’emergenza. Il problema è quindi sensibilizzare gli operatori sanitari, in primis i medici di famiglia e i farmacisti di comunità sul ruolo attivo che può essere svolto anche dai cittadini/pazienti: le segnalazioni spontanee costituiscono una fonte importante di informazioni soprattutto pe isolare reazioni rare o inattese».
«Abbiamo voluto promuovere un evento di inclusione, coinvolgendo i tanti attori del processo di monitoraggio – ha detto la dr.ssa Rita Scarpelli, promotrice del simposio e Dirigente del Settore Assistenza farmaceutica del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria – nella consapevolezza che la farmacovigilanza riveste un ruolo cruciale nella tutela della sicurezza e della sorveglianza ma anche nel ruolo, non meno secondario, di fornire informazioni sulla sicurezza dei farmaci agli operatori sanitari del SSR, ai pazienti e ai cittadini».
L’introduzione di nuovi farmaci e vaccini, l’utilizzo sempre più frequente di farmaci biologici e terapie avanzate, hanno reso l’attività di farmacovigilanza più complessa, ma nel contempo sempre più indispensabile.
«Proseguiremo nell’impegno – ha concluso la dr.ssa Scarpelli – con l’obiettivo di costruire il network regionale di monitoraggio, promuovendo da parte di tutti gli attori la consapevolezza sull’importanza delle segnalazioni, nell’obiettivo comune di ridurre i rischi e amplificare i benefici dell’impiego dei farmaci, attraverso la sicurezza del prodotto e la somministrazione corretta degli stessi».