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Le Bandiere Blu dello Jonio cosentino si fermano a Villapiana. Cosa manca a sud?

4 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Martedì scorso sono state assegnate le Bandiere Blu per l’anno 2024 e lo Jonio Cosentino ha ottenuto solo 4 riconoscimenti: Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Trebisacce e Villapiana. Ci siamo chiesti perché nessuna delle località a sud di questi comuni - ricadenti nella provincia di Cosenza – sia rientrata nell’elenco delle spiagge premiate dalla Foundation for Environmental Education.

«Una spiaggia – spiega la Fondazione - può ottenere la Bandiera Blu se è ufficialmente designata come area di balneazione a livello nazionale (o internazionale) con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione. Il nome e i confini della spiaggia seguono quelli ufficiali nazionali. La spiaggia deve avere i servizi necessari e gli standard in conformità ai criteri Bandiera Blu e rispondere a tutti i requisiti indicati con la lettera I (imperativi) e possibilmente al maggior numero dei requisiti indicati con la lettera G (guida). In ogni località Bandiera Blu, dovrà essere individuato un referente, per trattare le questioni concernenti il Programma. La spiaggia deve essere accessibile per un’ispezione non annunciata da parte della FEE».

Ma quali e quanti sono i requisiti che le spiagge devono possedere grazie ai quali vengono assegnati tali riconoscimenti? Innanzitutto i criteri da rispettare sono 33 e sono suddivisi i 4 macroaree: Educazione ambientale e informazione, Qualità delle acque, Gestione ambientale e Servizi e sicurezza. Negli anni molto è stato fatto nel tratto che interessa Corigliano-Rossano, soprattutto in relazione ai temi del rispetto dell’ambiente (la raccolta differenziata ne è un esempio) e di alcuni servizi connessi, ma molto ancora c’è da fare. Il lavoro delle amministrazioni dovrebbe mirare alla creazione di una rete di servizi integrati fruibili lungo tutto il tratto di costa. Si potrebbe pensare, ad esempio, ad un consorzio di spiagge che lavora in vista di tali riconoscimenti, per ambire ad ottenere un intero litorale blu.

Le macroaree, dicevamo, sono quattro. Alla prima appartengono i seguenti requisiti: 1- Le informazioni sul Programma Bandiera Blu ed altri eco-label FEE devono essere affisse (I); 2- Devono essere offerte ogni anno un minimo di 5 attività di educazione ambientale. Attività di educazione ambientale devono essere offerte e promosse ai bagnanti (I); 3 - Devono essere affisse informazioni sulla qualità delle acque di balneazione (I); 4 - Devono essere affisse le informazioni relative a ecosistemi locali, elementi naturali e siti culturali (I); 5 - Deve essere affissa la mappa della spiaggia, con indicazione dei servizi (I); 6 - Deve essere affisso il Codice di condotta relativo alla normativa vigente sull’uso della spiaggia e delle aree circostanti (I).

La seconda macroarea richiede invece i seguenti parametri: 7- La spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione (I); 8 - La spiaggia deve rispettare pienamente gli standard ed i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione (I); 9 - Conformità alle Direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico. Nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia (I); 10 - La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per i parametri microbiologici relativamente a Escherichia coli (Coliformi fecali) e agli Enterococchi intestinali (Streptococchi) (I); 11 - La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per parametri fisici e chimici (oli e materiale galleggiante) (I).

La terza prevede che: 12 - L’Autorità Locale / Operatore balneare dovrebbero istituire un Comitato di gestione della spiaggia (G): 13 - L’Autorità Locale / Operatore balneare devono rispettare tutte le normative relative alla ubicazione e al funzionamento della spiaggia (I); 14 - Le aree sensibili vicino ad una spiaggia Bandiera Blu devono essere gestite per garantire la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini (I); 15 - La spiaggia deve essere pulita (I); 16 - Vegetazione algale o detriti naturali devono essere lasciati sulla spiaggia (I); 17 - Sulla spiaggia devono essere disponibili cestini per i rifiuti in numero adeguato che devono essere regolarmente mantenuti in ordine (I); 18 - Sulla spiaggia devono essere disponibili contenitori distinti per la raccolta differenziata (I); 19 - Sulla spiaggia deve essere presente un adeguato numero di servizi igienici o spogliatoi (I), 20 - I servizi igienici o spogliatoi devono essere mantenuti puliti (I); 21 - I servizi igienici o spogliatoi devono avere lo smaltimento controllato delle acque reflue. Le acque di scarico devono essere allacciate al sistema fognario o recapitate in contenitori a tenuta stagna da svuotare in maniera appropriata (I); 22 - Sulla spiaggia deve essere fatto rispettare il divieto di campeggio, di circolazione ad autoveicoli o motoveicoli e deve essere proibito ogni tipo di discarica (I); 23 - L’accesso in spiaggia di cani e di altri animali domestici deve essere strettamente controllato (I): 24 - Tutti gli edifici e le attrezzature della spiaggia devono essere mantenuti in buono stato (I); 25 - Gli habitat marini e lacustri (come la barriera corallina o le praterie di posidonia) presenti in prossimità della spiaggia devono essere monitorati (I); 26 -Mezzi di trasporto sostenibili devono essere promossi nell’area circostante la spiaggia (G).

Infine la quarta: 27 - Un numero adeguato di personale di salvataggio e/o attrezzature di salvataggio deve essere disponibile sulla spiaggia (I); 28 - L’equipaggiamento di primo soccorso deve essere disponibile sulla spiaggia (I); 29 - Piani di emergenza per i casi di inquinamento o rischio per la sicurezza ambientale devono essere predisposti (I); 30 - Deve essere prevista la gestione di diverse utenze e differenti usi della spiaggia in modo tale da prevenire conflitti e incidenti (I); 31 - Misure di sicurezza per la tutela dei bagnanti devono essere attuate e deve essere garantito libero accesso al pubblico (I); 32 - Una fonte di acqua potabile deve essere disponibile sulla spiaggia (G); 33 - Almeno una spiaggia Bandiera Blu per ogni Comune deve avere accesso e servizi per disabili fisici (I).

Poste le condizioni soprariportate è importante che le amministrazioni lavorino affinché questi requisiti rientrino tra le loro priorità perché la bontà dei parametri scelti dalla Fondazione va oltre la mera assegnazione di una bandiera blu. Avere spiagge ben attrezzate, pulite e inclusive - indipendentemente dal fatto che si possa ottenere o meno un riconoscimento - è una questione di civiltà. È un traguardo possibile che attende solo di essere raggiunto.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.