Cariati, la giunta risponde alle provocazioni dell'opposizione bollandole come demagogia
Il sindaco Greco con l'intera amministazione municipale controbatte alle accuse su dragaggio porto e rendiconto 2021 difendendo la politica attuata finora
CARIATI – «Così come era prevedibile, l'avvicinarsi della normale scadenza elettorale sta facendo tornare a galla fenomeni autoreferenziali già sonoramente e ripetutamente bocciati in sedi e contesti diversi e tentativi di inquinare con la disinformazione, la demagogia e la violenza verbale quello che dovrebbe essere – non ci stancheremo mai di ribadirlo ed invocarlo – il sano confronto politico e democratico tra maggioranze e minoranze sul futuro della comunità».
È quanto fa sapere il sindaco Filomena Greco insieme alla giunta comunale, attraverso un comunicato stampa.
«Sono prive di ogni fondamento le deliranti ricostruzioni lette in questi giorni sia sulla questione del dragaggio al porto – si legge nella nota - sia sul rendiconto 2021 approvato dalla giunta municipale, entrambe frutto della stessa, irresponsabile inclinazione ad alimentare odio sociale».
«Dragaggio – I cariatesi ricordano benissimo che i protagonisti assoluti delle passate amministrazioni comunali, gli stessi soggetti che messi democraticamente da parte continuano però a presentarsi come improbabili novelli rivoluzionari, sono i diretti responsabili della progettazione di un'ennesima cattedrale nel deserto, il mercato ittico. Così come i cittadini ricordano benissimo che per la gestione di quest'opera è stato pubblicato anche un bando europeo andato deserto con la conseguente revoca del finanziamento, circostanza che – scandisce l'Esecutivo Greco – ha documentatamente impedito al Comune di poter usufruire dei fondi destinati alla pulizia dell'imboccatura del Porto».
«Così come è stato ripetutamente chiarito e dimostrato, è proprio per ovviare a questo danno oggettivo, determinato ed ereditato dalle passate amministrazioni che – va avanti la Giunta Municipale – è stato concordato di assegnare i fondi per l'intervento di dragaggio al Flag I Borghi Marinari dello Jonio, avviandosi così le relative procedure, purtroppo ulteriormente dilazionate – si rammenta – dalla mancata concessione della nulla osta da parte della Capitaneria e dal richiesto parere legale giunto, positivo, ma solo negli ultimi mesi del 2021».
«Al netto, quindi, delle tante e solite falsità diffuse senza alcuna vergogna, il Comune non aveva e non ha alcun ruolo sulla vicenda – si legge ancora nella nota - la giunta municipale ha invece fatto tutto ciò che le competeva per accelerare procedure e stalli di cui non è mai stata responsabile. Essa ha infatti rilasciato permessi, emesso ordinanze e fatto fare anche la caratterizzazione delle sabbie delle spiagge del lungomare per la richiesta compatibilità con quella dell'imboccatura per il ripascimento».
«Tanto è vero che – va avanti il primo cittadino – il citato Flag aveva avviato il relativo progetto di pulizia, dragaggio e ripascimento, i cui ulteriori ritardi, ancora una volta non imputabili in nessun modo all'esecutivo cittadino o agli uffici, sono stati determinati dal non accoglimento di una richiesta avanzata dallo stesso Flag (che potrà confermare o smentire) nel quadro di una conferenza dei servizi per il progetto di erosione costiera».
«Ed ancora una volta – chiarisce la giunta – proprio per ovviare a ritardi e stalli procedurali indipendenti dall'azione e dalla competenza comunale, è stato concordato di presentare un autonomo progetto per il solo ripascimento (necessitante di ulteriori autorizzazioni) e come comune abbiamo chiesto ed ottenuto 100 mila euro dalla Regione Calabria, grazie all'interessamento del consigliere regionale Simona Loizzo e all'impegno assunto e mantenuto dell'assessore al turismo Fausto Orsomarso, che ringraziamo ancora una volta».
«E stendiamo, infine, un velo pietoso sul tentativo di strumentalizzare perfino l'ordinanza relativa alla rimozione di natanti, relitti di imbarcazioni, materiali ed accessori vari come corde, ormeggi e argani dalla spiaggia. Perché era ed è sotto gli occhi di tutti, tranne ovviamente dei soliti demagoghi – affermano dal comune di Cariati - che di gozzi sulla spiaggia ve ne sono solo tre e che tutte le altre sono imbarcazioni in vetroresina, ricettacolo di rifiuti e per le quali è stato necessario intervenire, a salvaguardia del decoro e della salubrità degli spazi pubblici e della sicurezza di tutti».
«Rendiconto 2021 – Su questo punto, al tentativo di disinformazione demagogica costante si aggiungono poi anche vuoti di competenza e di lucidità in materie ed ambiti che richiederebbero invece maggiore precisione, salvo incorrere, così come del resto già accaduto per gli stessi protagonisti delle passate amministrazioni, nelle sentenze di condanna di quella stessa Corte dei Conti che si dice ancora di voler chiamare in causa. A sproposito – afferma la giunta comunale - come si fa, infatti, a non sapere che il citato disavanzo relativo al 2021 include anche il disavanzo degli anni precedenti?»
«Siamo all'ABC della lettura dei dati finanziari e di bilancio per chiunque voglia interpretare con un minimo di serietà il ruolo di consigliere comunale – puntualizza il comune di Cariati - ribadendo, allora, che il bilancio di previsione resta depositato nella Segreteria del Comune, con il parere positivo del competente ufficio finanziario e del Revisore di conti senza nessuna riserva; chiarendo che questo documento resta emendabile dai consiglieri di minoranza, dai quali ad oggi non è però pervenuta formalmente alcuna proposta; rinviando, infine, alle sedi competenti ogni eventuale ed ulteriore confronto ed approfondimento su dati squisitamente tecnici, si precisa comunque quanto segue: nel 2021 viene prodotto un disavanzo di oltre 5,2 milioni di euro coperto con avanzo corrente per 5,1 milioni, senza provocare un maggior disavanzo al quale dare copertura; anzi è stato anticipato il disavanzo in copertura negli anni 2022 e 2023 pari a 344 mila euro; la maggior parte dei residui passivi (per un importo di circa 36 milioni di euro) riguarda somme impegnate per la realizzazione di opere pubbliche, quindi vincolate ai relativi incassi, per 22 milioni di euro, senza contare che sono presenti residui per partite di giro per oltre 1,6 milioni di euro; nella parte corrente si riscontrano 5 milioni di euro per gli ultimi cinque anni di gestione e 6 milioni di euro in competenza per un totale di 11 milioni; un'analisi che per forza di cose tocca anche i residui attivi dell'ente che ammontano ad oltre 16 milioni di euro. Ciò è dovuto agli effetti della pandemia Covid sulla riscossione e dal provvisorio stallo registrato sugli incassi per carenza di personale. Tanto è vero che il Comune si è dotato di una concessionaria esterna che sta riscuotendo i tributi (con una percentuale di incasso sull'accertato pari al 43.59%)».
«In merito, infine, ai proventi da infrazioni al codice della strada, la Polizia Locale nello scorso mese di aprile – conclude la nota - ha accertato somme per 869 mila euro, iscritte in bilancio solo per 800 mila euro per evitare maggiori accertamenti rispetto allo stanziato in bilancio; considerando che agli atti dell'ufficio sono giacenti verbali per contravvenzione per oltre 2,4 milioni non ancora portati a ruolo».