Trasporto interregionale, a rischio il comparto. «Servono ammortizzatori sociali e blocco dei licenziamenti»
Sul caso Simet di Co-Ro e Intersai di Trebisacce interviene anche la Faisa Cisal: «Chiediamo un intervento straordinario che preveda la possibilità di congelare le procedure di licenziamento collettivo»
CATANZARO - È una disparità di trattamento che sta iniziando a generare perdite nel comparto e i primi licenziamenti di massa quella che riguarda il settore del trasporto di passeggeri con autobus su tratte o linee interregionali, di competenza statale. A fare da pungolo e ad avvertire di quanto sta avvenendo nel comparto è la Faisa Cisal Calabria, tramite Francesco Antonio Sibio, membro dell'Esecutivo della sigla.
«Non solo la liberalizzazione del settore ha portato – afferma Sibio – ad una concorrenza che si riverbera negativamente sui conducenti, ma il governo ha escluso il comparto dagli ammortizzatori sociali e da qualunque misura di sostegno, mettendolo in grave difficoltà».
Il sindacalista, che insieme all'Avvocato Susanna Cecere – dell'ufficio legale sindacale – ha inviato una missiva alle principali cariche istituzionali di Governo e Regione illustrando la situazione calabrese, sottolinea la discrepanza di trattamento rispetto al trasporto pubblico locale e spiega «come in presenza di un'evidentissima analogia del settore, non vi sia stata alcuna corrispondente analogia di trattamento, essendo state riservate alle sole imprese del tpl regionale ingenti risorse, a scapito di quello, fortemente penalizzato, del trasporto interregionale».
E le conseguenze sono già concrete. «La Simet S.p.a., con sede a Corigliano-Rossano, e la Intersai, con sede in tre bisacce, hanno avviato l'iter di un licenziamento collettivo, ex L. 223/91, al quale – nel caso di Simet – ha fatto seguito un primo incontro con le organizzazioni sindacali per l'esperimento del relativo esame congiunto».
«Di fronte ad una siffatta situazione – afferma ancora Sibio - che ha generato e finirà col generare licenziamenti collettivi in tutt'Italia, si chiede di intervenire con urgenza a sostegno del settore e a porre in essere tutte le misure di salvaguardia necessarie ad assicurare che nessun lavoratore paghi l'altissimo prezzo della perdita del posto di lavoro a motivo di mancate iniziative, statali, di garanzia».
Il trasporto interregionale è, tra l'altro, tra quelli maggiormente colpiti dai divieti legati alla pandemia, ecco perché non può rimanere escluso dal circuito dei supporti. «Misure di sostentamento sono al riguardo certamente quelle del sostegno del reddito dei lavoratori, che vanno necessariamente abbinate al divieto di licenziamento e ad altre possibili misure che, nel caso di specie, sono quelle di garantire la partecipazione delle imprese del comparto interregionale al trasporto regionale, con misure ad hoc che prevedano, ad esempio, una corsia preferenziale nel coinvolgimento dei vettori nel supporto alle imprese operanti nel tpl regionale».
«A tale fine – sostiene il legale del Sindacato, Avvocato Cecere – abbiamo chiesto al Presidente della massima assise regionale di convocare una seduta straordinaria del Consiglio, con la partecipazione dei ministri destinatari della nota sindacale, per chiedere un intervento straordinario atto ad arginare la grave crisi del settore e, per l'effetto, prevedere la possibilità di congelare le procedure di licenziamento collettivo già avviate dalla Simet S.p.A. e dalla Intersaj e/o le analoghe iniziative eventualmente avviate da altre aziende del settore».