Piano di ripresa e resilienza, la Fai Cisl soddisfatta per i progetti finanziati ai Consorzi di bonifica
Le risorse per tutti i progetti regionali ammontano a oltre 255 milioni di euro. Il Segretario Generale della Fai Cisl Calabria Michele Sapia: «È un importante risultato, ora bisogna rafforzare il confronto regionale»
CATANZARO - Sono 20 i progetti dei consorzi di bonifica della Calabria, sui 149 totali a livello nazionale, ad essere stati dichiarati ammissibili di essere finanziati dai fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Pnrr), destinati all’agrosistema irriguo e alla gestione delle risorse, come si evince dalla graduatoria stilata dal Ministero delle politiche agricole e pubblicata nel decreto 490962 dello scorso 30 settembre.
«Una buona notizia per il sistema della bonifica calabrese», sostiene il Segretario Generale della Fai Cisl Calabria Michele Sapia, il quale sottolinea che «complessivamente le risorse per tutti i progetti regionali ammontano a oltre 255 milioni di euro, il 15,78% totale. Un ottimo risultato per tutta la Calabria - continua il Segretario Generale - a dimostrazione che anche in questa regione è possibile fare buona progettazione e lavorare in sinergia. Diamo merito a coloro che si sono spesi per ottenere questo importante risultato, ai dipendenti dei Consorzi di Bonifica, all’Anbi Calabria e alla dirigenza degli Enti Consortili e della Regione Calabria. Ora è più che mai necessario proseguire su questa strada, rafforzando il confronto regionale con le parti sindacali in maniera organica e sistematica, in modo da affrontare insieme opportunità e criticità di questo settore dal punto di vista normativo, organizzativo e del lavoro».
«I progetti ammessi, che ricordiamo riguardano l’ammodernamento, la ristrutturazione, l’efficientamento e l’innovazione degli impianti irrigui esistenti, testimoniano d’altro canto l’inadeguatezza della gran parte delle attuali infrastrutture che in questi ultimi tempi hanno causato disagi e disservizi al comparto agricolo e che non potrebbero efficacemente contribuire a contenere l’alta fragilità idrogeologica regionale. Auspichiamo, pertanto, che questo importante risultato possa essere soltanto un primo punto di partenza per un nuovo percorso responsabile e costruttivo, a favore dell’intero sistema della bonifica calabrese e a sostegno dell’importante lavoro svolto sul territorio dagli addetti del comparto».
«Dobbiamo essere consapevoli, infatti, che non basta soltanto ottenere i finanziamenti, ma l’aspetto fondamentale sarà la loro gestione, cioè la capacità di spenderli con criterio, responsabilità e lungimiranza. Si tratta, infatti, di una mole di risorse che possono implicare grandi trasformazioni: una grande opportunità per il territorio e la comunità calabrese che non possiamo farci sfuggire. Il sistema della bonifica calabrese - conclude Sapia - necessita di più confronto sociale e di una rivisitazione dell’attuale normativa capace di cogliere la strategicità di questo settore sia per il comparto agricolo e agroalimentare calabrese sia per la tutela del territorio, la salvaguardia e l'utilizzazione delle risorse idriche».