Cassano, attrezzature per il servizio di odontoiatria inutilizzate dal 2015
Garofalo: «Brutta pagina di malasanità e sperpero di denaro pubblico ai danni dei cittadini»
CASSANO ALLO JONIO - «Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Più volte abbiamo segnalato alla direzione provinciale dell'azienda sanitaria di Cosenza, che le attrezzature per il servizio di odontoiatria, ad oggi, rimangono inutilizzati dal 2015».
Lo afferma in una nota stampa Francesco Garofalo, portavoce del comitato spontaneo di cittadini in difesa del diritto per la salute di Cassano All'Ionio.
«A suo tempo - ricorda Garofalo - fu istituito presso il poliambulatorio di Cassano, il servizio di odontoiatria sociale per permettere alle fasce meno abbienti, di poter usufruire delle cure specialistiche nella struttura pubblica, ai sensi delle legge regionale del n°141 e 510 del 2010».
«Naturalmente - rimarca - a suo tempo, furono impegnate le relative somme per l'acquisto delle attrezzature. Inspiegabilmente, gli strumenti, rimangono chiusi in una stanza a danno dei cittadini, in particolare, per i bambini, che non si possono permettere le cure dentarie presso studi privati. A pagarne il prezzo più alto sono soprattutto gli anziani con particolari patologie e affetti dal morbo di alzheimer, che proprio a causa della perdita di memoria e con il passare del tempo, le persone che soffrono di demenza riducono progressivamente l’igiene orale. Ciò comporta dolore, carie, sanguinamento gengivale e problemi con l’aderenza delle protesi, ma anche riduzione della capacità di parlare, disinteresse per il cibo, peggioramento dello stato di confusione associato alla demenza. E invece, la sanità pubblica arranca rispetto alla medicina territoriale».
«Ad ogni modo - prosegue Garofalo - è una brutta pagina di mala sanità, che si accompagna allo sperpero di danaro pubblico in barba ad ogni logica di gestione di un'azienda pubblica. Il grado di civiltà di chi amministra, si misura anche di come ci si rapporta rispetto ai problemi, che quotidianamente vivono i pazienti sulla loro "pelle". Non farlo - evidenzia - significa rendersi complice di situazioni, che si trascinano da anni, su cui sarebbe opportuno l'intervento della magistratura».
«Per quello che ci riguarda - conclude Garofalo - non indietreggiamo su una battaglia, che esige risposta da parte di chi fa finta di non sentire. Da qui, la decisione di investire il Vice Ministro alla Sanità, Pierpaolo Sileri, affinché faccia piena luce sulla vicenda, che rappresenta solo la punta dell’iceberg di scippi e di promesse mai mantenute ai danni dei cittadini di Cassano, da quarant'anni, orfani e assettati di sanità, oggi come non mai».