1 ora fa:Cosa si dice nella Calabria del nord-est: una settimana di notizie
17 ore fa:Ancora bel tempo sulla Sibaritide ma la siccità preoccupa gli agricoltori
2 ore fa:Opposizione su BH: «La presidente del consiglio Madeo continua ad essere di parte»
18 ore fa:Caso Baker Hughes, il pressing della CGIL: «urgono dialogo e soluzioni»
33 minuti fa:Sequestrarono e rapinarono una 69enne: in manette un uomo e una donna 
19 ore fa:Co-Ro, randagismo e raccolta differenziata al centro della riunione della Commissione Ambiente
17 ore fa:Corpi in protesta: quando la delega non basta
3 ore fa:Dalla Germania a Paludi in bici per riabbracciare i nonni
4 ore fa:Incidente a Cassano jonio: giovane centauro in condizioni critiche
19 ore fa:Angela, studentessa del Nautico "Green", fa esperienza formativa a bordo della nave scuola “Palinuro”

Sulla Sibari-Co-Ro si attende ancora l'intesa istituzionale tra Occhiuto e il Commissario (resta Simonini?)

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Che il destino della nuova statale 106 Sibari-Corigliano-Rossano non fosse segnato da una buona stella lo sapevamo già. Del resto, anche i tentativi degli anni scorsi di ammodernare la dannata strada della morte nel tratto a sud della Piana erano andati tutti in fumo sempre per via di richieste (alle volte impossibili), rivendicazioni, obiezioni, ricorsi, rinvii e revisioni del tracciato. Risultato: ancora, a distanza, di decenni si continua a parlare di una strada moderna e veloce che, però, rimane solo sulla carta mentre sull'asfalto continuano a morire ogni anno decine di persone

Se poi, ai problemi prettamente territoriali, si affiancano anche i ritardi del sistema è normale che le trame della storia si ingarbugliano ancora di più. La Conferenza dei servizi decisoria sulla nuova strada è stata celebrata nel giugno scorso, esattamente quattro mesi fa, all'indomani delle elezioni amministrative di Corigliano-Rossano. A stretto giro si sarebbe dovuto chiudere l'iter burocratico e progettuale del Piano di Fattibilità tecnico-economico con la firma dell'intesa istituzionale tra Occhiuto e il Commissario Simonini. Così non è stato e anche il mese di ottobre, annunciato dall'assessore regionale alla mobilità sostenibile, Gianluca Gallo, proprio ai microfoni dell'Eco dello Jonio, quale termine ultimo per la firma di questo accordo che dovrebbe aprire la fase esecutiva, sembra possa slittare ancora. E questo non solo perché ci sono in atto i ricorsi degli espropriati ma anche per il fatto che a Roma si starebbero decidendo le sorti del Commissario della Statale 106, Massimo Simonini, licenziato da Anas probabilmente per il presunto coinvolgimento nell’inchiesta relativa agli appalti Anas che vedeva coinvolto anche Tommaso Verdini, ed in procinto di lasciare anche la guida dell'ufficio straordinario per la nuova opera. Insomma, una vicenda ingarbugliatissima che rischia di far perdere ulteriore tempo e quindi di mettere a repentaglio risorse e progetti. Proprio come 20 anni fa. 

C'è però chi non demorde - a giusta ragione - e chiede che si recuperi il tempo perso e si aprano subito i cantieri. Su tutti la Cgil che ribadisce con forza l'importanza di avviare i nuovi cantieri al più presto «senza se e senza ma». A dichiararlo, con una nota congiunta, sono Giuseppe De Lorenzo, Segretario Generale Fillea Cgil Cosenza Pollino, e Giuseppe Guido, Segretario Generale CGIL pollino Sibaritide Tirreno.

«Il nostro impegno, come sempre, - evidenziano i due esponenti della Cgil - sarà quello di fare in modo che i cantieri per l'ampliamento e il miglioramento della Statale 106 jonica vengano aperti nel minor tempo possibile. Riteniamo questo progetto cruciale per lo sviluppo del territorio e la sicurezza dei cittadini. La nostra priorità è quella di garantire che tutte le fasi propedeutiche all’avvio dei cantieri avvengano in tempi rapidi. I lavori in corso del 3° megalotto della 106 (Sibari – Roseto Capo Spulico), attualmente a buon punto, rappresentano – sottolineano i due sindacalisti - un esempio di ciò che si può raggiungere con professionalità e abnegazione delle maestranze impegnate nella costruzione nonché del protagonismo del Sindacato a far partire i lavori».

«Desideriamo ringraziare pubblicamente - aggiungono - tutti i lavoratori che stanno operando nei cantieri, in particolare quelli impegnati nelle attività di rilevato e scavo in galleria, per il loro costante impegno e competenza. Il loro lavoro è la colonna portante del progresso che vediamo quotidianamente. Come Fillea e Cgil– annunciano - non ci fermeremo ma continueremo, imperterriti, a batterci affinché le opere vengano avviate e completate nel rispetto dei tempi previsti, così come continueremo a vigilare affinché tutte le fasi necessarie all’avvio dei cantieri della nuova tratta Sibari-Corigliano-Rossano possano essere portate a termine in tempi stretti, lo dobbiamo – concludono Giuseppe De Lorenzo, segretario generale Fillea Cosenza Pollino, e Giuseppe Guido, segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno - ai lavoratori, al territorio e, soprattutto, ai calabresi».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.