Referendum. E' in corso nel locale Le Monde lounge Bar, il dibattito
"Basta un Sì, perchè Sì", organizzato dal comitato per il Sì. Presenti il consigliere regionale Domenico Bevacqua,l'on.Stefania covello segreteria nazionale Pd responsabile mezzogiorno, il Dott. Tonino Caracciolo, consigliere comunale, i professori Unical Ettore Jorio e Enrico Caterini, Michele Leonetti, Senato Accademico Unical, Titti Scorza coordinatrice Comitato per il Sì, Antonio Brunetto comitato per il Sì, Nilo Le Fosse, zona Dem. Dopo l'introduzione di Titti Scorza e LeFosse, interviene il consigliere di #Rossano Futura
Tonino Caracciolo : "Ci si chiede come mai una parte del Pd si sia schierato per il No, per non parlare poi della sinistra estrema. Probabilmente vogliono raccattare voti attraverso il Referendum.La Costituzione deve andare al passo con i tempi.Infatti, forse abbiamo sbagliato a mandare un comico come Benigni e le sue trasmissioni sulla Costituzione. Così facendo è stata fatta una lettura non critica.
La Costituzione invece va letta in modo laico e va adattata ai tempi e bisogni del paese.Mi auguro ci sia visione serena. Il
monocameralismo a me sta bene, perchè vivo il disagio di un paese,un esempio è di lotta alla mafia. Un caso è la legge anticorruzione che giace nel dimenticatoio. In un paese civile una sola camera credo che basti. Poi va abolito il cimitero Cnel, un inutile orpello e poi la questione delle Regioni e delle autonomie.Abbiamo bisogno di una camera che approvi e che elimini il contenzioso di normative regionali.
Ettore Jorio:"Questo è il Referendum delle consapevolezze. Chi vota No vuole una legislazione concorrente,che è ciò che si è prodotto in Calabria.Pensate che l'88,74 % delle leggi impugnate dal Governo alla Calabria vengono annullate dalla Corte Costituzionale. Bisogna votare Sì consapevolmente, semplificazione vuol dire non avere più atti amministrativi inutili, ma bensì di risultato. Le normative devono rendere agevole il percorso.La nostra Pubblica amministrazione non funziona perchè non redige un Atto. Al momento non siamo neanche in grado di fornire l'assistenza sociale agli anziani. Con il Sì l'assistenza all'anziano sarà di competenza dello Stato.
Riordino degli enti locali:
fusione. Sono d'accordo con Geraci che dice di allargere la fusione. Attraverso l'abolizione delle province, la gestione e coordinamento sarà competenza dello Stato, le piccole e grandi fusioni dovranno restituire ai cittadini ciò che non hanno mai avuto. La costituzionalizzazione di costi e fabbisogni standard sarà il successo del sud. Fino ad ora abbiamo vissuto i finanziamenti basati sulla spesa storica".
Enrico Caterini:" La costituzione del '48 è qualcosa che è distante è come se vivesse in un'altra dimensione. Con questo non voglio dire che sia superata soprattutto nella prima parte, semmai è negata. I bei principi sono nella prima parte che nella forma non è stata modificata, nella sostanza la Costituzione che noi viviamo quotidianamente non è più quella del '48.Abbiamo negato quei pincipi. La nostra Costituzione deve rivivere.L'operazione di chi sostiene il No porta ad una regressione e disgregazione dell'unità del paese.Un vero e proprio attentato all'uguglianza dei cittadini. Alcune riforme che abbiamo avuto in questi anni sono state molto radicali. Il nostro è un Progetto di Controriforma".
Domenico Bevacqua:"I professori Jorio e Caterini hanno dato un contributo sostanziale al dibattito. Deve esserci un cambiamento culturale importante. O si cresce culturalmente o se no questo territorio è destinato a morire. Questo Referendum mette in campo un iter che propone il cambiamento. Renzi ha avuto il coraggio di far modificare una riforma che giaceva nel dimenticatoio.Ognuno di voi nelle proprie realtà,deve fare un' opera di rasserenamento sul voto al Sì. Le sfide si vincono se si è convinti. E' necessaria una Costituzione più snella ed efficace".
Stefania Covello:" Perchè Sì e perchè la Calabria e il Mezzogiorno devono e possono votare Sì. Ci tenevo essere qui a Rossano.Avere la possibilità di votare la Riforma non si ripeterà più. Il Mezzogiorno sta cominciando a rappresentare un moltiplicatore di opportunità per sè stesso e per il resto d'Italia. Come? Attraverso il masterplan per il Mezzogiorno fortemente voluto da Renzi. Lo schieramento del No è rabbioso, tipico di chi ha perso la poltrona. La carta d'identità del popolo italiano è scritta nella prima parte della Costituzione. La seconda parte della stessa andava modernizzata e resa più funzionale".