Esodo di iscritti dal Pd di Corigliano-Rossano, Madeo e Candreva «Noi continuiamo ad essere Partito»
Dopo le dimmissioni di alcuni membri del direttivo cittadino il segretario e il capogruppo intrevengono sulla questione: «La cosa, a dire il vero, non ci sorprende né per le modalità, né rispetto ai sottoscrittori di tale scelta»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Abbiamo appreso dalla stampa che alcuni membri del Direttivo cittadino, nei giorni scorsi, hanno inviato una lettera alla Federazione provinciale di Cosenza e al suo segretario Vittorio Pecoraro contenente le loro dimissioni. La cosa, a dire il vero, non ci sorprende né per le modalità, né rispetto ai sottoscrittori di tale scelta. In effetti, alcuni di questi non hanno mai partecipato fisicamente e attivamente alle riunioni di Direttivo ma, più in generale, alla stessa vita e azione politica del Partito. Anzi, è noto il sostegno di alcuni di loro alla coalizione di centrodestra alle recenti elezioni amministrative». Così in una nota congiunta il Segretario cittadino del Pd, Francesco Madeo, e il Capogruppo Pd CC, Giuseppe Candreva.
«Altri invece - vanno avanti - hanno deciso scientemente, nonostante i continui e risaputi inviti del Partito in ogni sua articolazione, locale e regionale, di non candidarsi sotto il nostro simbolo, decidendo, per mero calcolo e per interessi spicci di farlo in liste civiche alternative a quella del Partito, seppur nella stessa coalizione. A ben vedere, di fatto, costoro, più degli altri, hanno contribuito al risultato elettorale modesto raggiunto in città, ma assolutamente dignitoso, conseguito grazie a chi crede veramente nella militanza e nell’appartenenza, non considerando il Partito come un taxi, luogo delle proprie camarille, strumento dei desideri propri e del capo di turno. Anche per queste evidenti condotte e violazioni statutarie, in merito alla candidatura in altre liste, non si è potuto fare altro che dare comunicazione agli organi di garanzia competenti».
«Fa specie, dunque, - prosgeuono - questa missiva e non solo per le evidenti contraddizioni politiche: da una parte gli ultraortodossi in linea con il Sindaco, tanto da candidarsi nelle sue liste civiche, dall’altra i fieri e incalliti avversari dello stesso che immaginavano persino la strada solitaria e isolazionista al di fuori del centrosinistra, ma soprattutto per le evidenti criticità formali, stante il pendente ricorso e la necessaria verifica della loro presenza nell'elenco degli iscritti. Nel mezzo di queste strumentali e risibili azioni c'è, nonostante tutto, un gruppo dirigente al lavoro e al servizio della propria comunità, che continua a produrre documenti e riflessioni politiche, interventi sui temi riguardanti la città, ad organizzare feste di Partito e dibattiti pubblici, a preparare il tesseramento e la conferenza politica e programmatica per inizio anno, a sostenere il consigliere eletto nella sua azione amministrativa».
«Insomma, noi continuiamo a essere Partito e proviamo ad allargare la partecipazione sulle cose da fare e le proposte da portare avanti. Per noi prima di ogni altro interesse viene la nostra comunità politica, il bene della città, mentre ad altri lasciamo il resto, convinti che l'autonomia, l'indipendenza, la buona politica del circolo sono e saranno le nostre bussole, rispetto a una politica politicante che si avvita su se stessa e preferisce invece occuparsi di tattiche e trame, ruoli e posizioni personali dando, così, corda all’ingiusta e consueta canea mediatica, i cui effetti negativi sul Partito sono evidenti alla pubblica opinione».
«Ad ogni modo, come sempre, - concludono - nel nostro Partito, il dialogo e il confronto sarà aperto e sincero, unico strumento per rilanciare ulteriormente l'azione politica del circolo cittadino, nella chiarezza e nella coerenza delle posizioni, nella condivisione dei valori di riferimento, nel rispetto delle regole e della nostra storia».