Affido servizi cimiteriali a Rossano, l'opposizione solleva dubbi su correttezza e trasparenza
Il gruppo consiliare di minoranza chiede all'esecutivo di chiarire pubblicamente come stanno realmente le cose
CORIGLIANO-ROSSANO – «Area cimiteriale di Rossano, con un’ordinanza ad hoc, nello svolgimento delle funzioni di Polizia mortuaria, di autorità amministrativa e sanitaria, con l’ausilio di ex ed attuali funzionari comunali, il Sindaco starebbe procurando da almeno tre anni vantaggi economici per una ditta privata. Qualora fosse confermata questa ulteriore denuncia, ancora una volta oggetto di inchiesta giornalistica indipendente e sulla quale si registra il solito silenzio istituzionale, la Città si ritroverebbe di nuovo di fronte ad un fatto di inaudita gravità sul quale chiediamo che Primo Cittadino ed Amministrazione Comunale vengano a riferire anzi tutto in Consiglio Comunale».
È quanto ribadisce il gruppo consiliare di opposizione, sottolineando «la necessità e l’urgenza che l’Esecutivo comunichi e spieghi pubblicamente come stanno realmente le cose. Stando, infatti, a quanto riferito da alcune testate giornalistiche e mai smentito dalla comunicazione istituzionale, l’ordinanza in questione non solo avrebbe favorito un’azienda privata per la gestione esclusiva dei servizi cimiteriali, ma sarebbe stata emessa con procedure dubbie, tali da sollevare seri interrogativi sulla correttezza e, ancora una volta, sulla trasparenza».
«Del resto, non sorprende ormai più nessuno che il Sindaco continui a sottrarsi all’obbligo di trasparenza, al quale pare insanabilmente allergico, ed al confronto pubblico su tutto ciò che egli fa o non fa in funzione di un ruolo istituzionale svolto in nome e per conto della città. Per quel che ci riguarda, nell’esercizio democratico del nostro ruolo di controllo e proposta rispetto all’azione di governo, continueremo ad esigere chiarezza e trasparenza laddove assenti o confuse e, soprattutto – conclude il gruppo consiliare di opposizione – a denunciare in tutte le sedi e presso tutte le autorità competenti, così come del resto stiamo già facendo, tutte quelle che appaiono come palesi ed arroganti violazioni di norme, regolamenti, trasparenza ed in generale della correttezza amministrativa e della stessa democrazia».