Corigliano-Rossano, chiusura scuole: il consigliere Frasca attacca Spirlì ma con il “fuoco amico” colpisce Stasi
L’esponente di maggioranza all’epifania non ci aveva pensato due volte a prendersela con il presidente facente funzioni della Regione che aveva chiuso le scuole: «Si chiudano gli adulti in casa e si riaprano le scuole»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Si chiudano gli adulti in casa, rei di comprovata irresponsabilità, e si riaprano le scuole a chi ha già pagato un prezzo altissimo in termini educativi e psicologici. Ora basta».
Raccogliamo, così com’è, un teatrino simpatico di “accartocciamento” politico consumatosi su Facebook. L’autore dello scritto, del post è Biagio Frasca, consigliere di quella Maggioranza che sostiene il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi.
Il post porta la data del 5 gennaio, lo stesso giorno in cui il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, emanava ordinanza di chiusura di tutte le scuole sul territorio regionale. Provvedimento poi sospeso dal Tar della Calabria (leggi anche Scuola, lunedì si torna a scuola il Tar boccia l’ordinanza di spirlì) perché risultato illegittimo e che il Consiglio di Stato ha confermato rigettando il ricorso dello stesso governatore protempore.
Succede, però, che a distanza di giorni, cinque per l’esattezza, il 10 gennaio stessa decisione di chiudere le scuole viene assunta dal primo cittadino di Corigliano-Rossano. Una scelta collegiale? A quanto pare no, almeno non condivisa da una parte della sua maggioranza (sempre la stessa parte, quella dei celebri “malpancisti”). Anche se la platea dei dissidenti questa volta sembra essere più estesa, considerata la schiera di “no comment” all’ordinanza di chiusura delle scuole.
Sia chiaro, questo non significa che ci sia una crisi in maggioranza (perché crediamo che le crisi si aprano per altri motivi). Ma solo che è evidente una divergenza di vedute.
C’è chi si trincera dietro altri impegni e non parla. Chi, invece, come il consigliere Frasca, è stato “costretto” (sicuramente per coerenza) a mantenere la linea di principio: le scuole vanno riaperte. Tant’è che nei commenti al succitato post, al cittadino che gli scriveva “mi aspettavo lo stesso post oggi!”, il consigliere comunale ribadisce: “non è che se ieri scrivevo questo, oggi posso pensarla diversamente!”.
Aggiungendo, a seguire: “Un concetto è un concetto, se vale per la scelta regionale, vale per quella comunale. Con le dovute distinzioni tra una macchietta e un sindaco che, seppur con grande oggettiva difficoltà, fa a mio avviso la scelta sbagliata”.