Memorie medievali, ad Altomonte si "incotrano" Gioacchino da Fiore e Ildegarda di Bingen
Dal 30 aprile al 3 maggio prossimi il borgo ospiterà un insolito "gemellaggio" spirituale tra due figure che furono emblema del misticismo medievale

ALTOMONTE - Un insolito "gemellaggio" spirituale si consumerà ad Altomonte dal 30 aprile al 3 maggio. Il borgo medievale si prepara ad ospitare, infatti, la trentatresima edizione dei Convegni dedicati a Ildegarda di Bingen, l'illuminata monaca benedettina del XII secolo, e quest'anno il focus sarà su un ipotetico, ma affascinante incontro con un altro gigante del misticismo medievale: Gioacchino da Fiore, l'abate calabrese dallo spirito profetico che Dante immortalò nella Divina Commedia.
L'evento, organizzato con passione da Elvira Di Scipio e Michela Spalletta nell'ambito del circuito delle Case delle Erbe, promette tre giorni di immersione nel pensiero e nelle pratiche di queste due figure emblematiche di un'epoca di transizione tra l'Alto e il Basso Medioevo. Pur distanti per generazione e contesto, Ildegarda e Gioacchino hanno lasciato un'impronta profonda in svariati ambiti del sapere, dalle visioni spirituali alla comprensione del mondo naturale.
Un ponte tra spiritualità, natura e benessere
Ildegarda, elevata al titolo di dottore della Chiesa nel 2012, era una figura carismatica che seppe tradurre il suo fervore spirituale in una visione olistica della guarigione. Erbe, preghiera, danza, musica e cristalli erano strumenti attraverso i quali ricercava l'armonia tra corpo e spirito. Il convegno di Altomonte si propone di far rivivere questa sua poliedrica sapienza attraverso un mix di conferenze e laboratori pratici, pensati per coinvolgere sia chi si avvicina per la prima volta a queste tematiche, sia gli studiosi.
E non sarà solo teoria. L'esperienza sarà immersiva a 360 gradi, coinvolgendo persino i momenti conviviali, con una ristorazione curata dalla famiglia Barbieri in linea con lo spirito della formazione.
Un parterre di esperti per svelare i segreti di due menti illuminate
L'iniziativa, che gode del sostegno del Comune di Altomonte, si avvale della competenza di Maria Sonia Baldoni, esperta di Ildegarda e formatrice di fama nazionale nel campo delle erbe spontanee. Sarà lei a guidare i partecipanti alla scoperta dei tesori verdi del territorio e al loro utilizzo in tisane. Accanto a lei, Laura Barbieri e Rosa Groccia esploreranno l'arte della trasformazione delle erbe, con il contributo del chimico Gianni Musillo, maestro nella distillazione degli oli essenziali, che condurrà un affascinante percorso olfattivo.
Il convegno affronterà anche il tema della salute femminile secondo Ildegarda, grazie all'intervento della ginecologa e psicoterapeuta Rosa Brancatella, mentre Vittorio Caminiti del Museo Nazionale del Bergamotto illustrerà le virtù della pianta simbolo della Calabria. L'uso del vino nei rimedi erboristici di Ildegarda sarà invece esplorato da Gabriele Bafaro, esperto di archeoenologia.
Non mancheranno approfondimenti sul potere dei cristalli, a cura di Fabrina Buccolini, e sul linguaggio simbolico dei colori legato al concetto di "viriditas", analizzato da Ida Lo Sardo e Michela Spalletta, mentre Maria Puliatti ne svelerà le origini vegetali nei pigmenti. L'anima artistica di Ildegarda rivivrà ogni giorno grazie alle danze sacre di Floriana Cataldo e alla musica e al canto di Dionisia Cudalb, ispirati alle sue opere.
Un dialogo inedito tra due giganti del pensiero medievale
L'evento vedrà la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni locali di Altomonte e di Rosaria Succurro, Presidente della Provincia di Cosenza e Sindaco di San Giovanni in Fiore, la città che fu cuore dell'opera di Gioacchino.
Ad aprire il convegno, mercoledì 30 aprile, sarà Giuseppe Riccardo Succurro, presidente del Centro Internazionale di Studi Gioacchiniti, che tenterà l'inedito dialogo tra il complesso simbolismo di Gioacchino da Fiore e le illuminanti visioni di Ildegarda di Bingen. Il medico nucleare Carmen Rumor, con una prospettiva che spazia alla fisica quantistica, inviterà il pubblico a riflettere sulla sorprendente attualità del pensiero di questi due monaci, capaci ancora oggi di offrire spunti profondi sul piano filosofico e nella vita di tutti i giorni.
L'appuntamento di Altomonte si preannuncia come un'occasione imperdibile per immergersi in un passato ricco di spiritualità e saggezza, unendo l'eco delle visioni mistiche con il profumo delle erbe della Calabria. L'incontro ideale tra Ildegarda e Gioacchino è pronto a svelare nuove prospettive e connessioni sorprendenti.