Al museo archeologico di Sibari ritorna #NonRompeteci: un impegno contro la violenza di genere
La pedagogia del direttore Filippo Demma: «La violenza di genere affonda le proprie radici in una vera e propria cultura della sopraffazione. E un problema culturale va affrontato con gli strumenti della Cultura»
SIBARI (CASSANO JONIO): I Parchi archeologici di Crotone e Sibari, in collaborazione con il Centro Antiviolenza Fabiana, si fanno promotori di #nonRompeteci, un progetto volto a contrastare la violenza di genere attraverso la cultura. La campagna mira a educare la popolazione sul rispetto e la dignità femminile, rendendo evidente come la cultura possa essere un potente strumento per affrontare problematiche sociali rilevanti. Questo impegno culmina nel festival culturale "Che non sia solo il 25 novembre", che si terrà presso il Museo archeologico nazionale della Sibaritide dal 9 al 23 novembre 2024.
L'evento, organizzato in collaborazione con Io Calabria Magazine, offrirà un mese di incontri, dibattiti e laboratori per esplorare i meccanismi che generano e perpetuano la violenza di genere. Con un programma ricco e variegato, il festival punta a mettere in discussione gli stereotipi di genere, analizzando come questi ancora influenzino la società attuale.
Uno degli appuntamenti salienti sarà la conferenza del 9 novembre, che indagherà il ruolo delle figure femminili nel mito greco e come queste abbiano plasmato la percezione della donna nelle società antiche. A curare l'incontro saranno Gianluca Sapio e Paola Sammarro, i quali guideranno i partecipanti attraverso una lettura critica di reperti storici.
Il 16 novembre, il filosofo femminista Lorenzo Gasparrini affronterà il tema della mascolinità tossica, illustrando come gli uomini siano imprigionati in rigidi schemi sociali. Dialogheranno con lui Filippo Demma e Giovanna Vingelli, arricchendo ulteriormente il dibattito con la loro esperienza accademica e istituzionale.
Concluderà il festival il 23 novembre la presentazione del libro "Corpi invisibili", un'opera che esplora l'invisibilizzazione dei corpi non conformi nella società. L'autrice, Antonia Caruso, dialogherà con Gemma-Anaïs Principe, storica e critica d'arte.
Parallelamente agli incontri per adulti, il festival offrirà un laboratorio gratuito per bambini dai 6 ai 10 anni, condotto dalla dottoressa Valeria Aloe. Il laboratorio si baserà sul libro "Il tuo corpo è tuo" di Lucía Serrano, focalizzandosi sull'importanza del consenso e dei confini personali.
L'accesso a tutte le attività del festival sarà gratuito, ma per il laboratorio per bambini è richiesta l'iscrizione tramite email a info@iocalabriamagazine.it.
Filippo Demma, direttore dei Parchi archeologici di Crotone e Sibari, ha enfatizzato la necessità di utilizzare la cultura per affrontare il problema della violenza di genere: «La violenza di genere affonda le proprie radici in una vera e propria cultura della sopraffazione, combatterne e reprimerne le manifestazioni è un atto necessario, ma non sufficiente: un problema culturale va affrontato con gli strumenti della Cultura. È una guerra e i Parchi archeologici di Crotone e Sibari - la principale istituzione culturale del territorio - fanno la loro parte in questa battaglia – ha rimarcato il Direttore Filippo Demma – l'hanno fatta per tutto il 2024 con il progetto "#nonRompeteci", che ha visto laboratori riservati alle scuole sul ruolo della donna nell'antichità e la sua figura nella cultura classica, ma anche incontri aperti a tutti sui temi dell'abuso, dell'elaborazione e della reazione alla molestia, della medicina di genere. Continueranno a farla ospitando un intenso mese di incontri e azioni concrete e collaborando attivamente con Io Calabria alla loro progettazione e realizzazione».