Corigliano-Rossano ricorda Giorgio Otranto, uno dei suoi figli più prestigiosi e autorevoli
Sulla storia e l’impegno civico del professore si terrà un convegno, domani alle ore 17.30 nella sala "Enzo Viteritti” della biblioteca comunale Pometti
CORIGLIANO-ROSSANO – «“Giorgio, ci pensi alla morte ogni tanto?”; “Carlo, quante volte te lo devo dire: non ho tempo per pensare a certe cose”. Eh, sì. Chi ha avuto la ventura di lavorare accanto a lui e per giunta starci vicino, conoscendo senza mediazioni i suoi tratti caratteriali, sa che il professor Otranto non ha voluto perdersi in pensieri che non fossero lavoro, sostanziato da studi, contatti, organizzazione di convegni e seminari, attività accademica e anche un breve periodo di attività politica a Bari».
Così Gaetano Colantuono, storico e docente, allievo di Otranto, in un suo ricordo, pubblicato su Avvenire, ricordava un aneddoto relativo allo studioso, nato a Corigliano, e scomparso a 82 anni lo scorso gennaio.
Una personalità straordinaria che si è rivelata in una mole di attività e di relazioni di cui si è intessuta la sua vita scientifica e accademica. Ma ha trovato spazio nella vita accademica di Giorgio Otranto, anche, una fervida attività scientifica di organizzatore di convegni, corsi, seminari, mostre, anche oltreoceano, insieme a numerose iniziative di formazione per giovani studiosi. Intorno a Giorgio Otranto, alla sua personalità vulcanica e irruente, alla sua simpatia, ha gravitato un universo brulicante di vita (persone, luoghi, eventi) di cui l'Amministrazione comunale intende fare tesoro, perché la sua memoria non vada perduta.
Ordinario di Storia del Cristianesimo all'Università di Bari, è stato personalità intellettuale di valore straordinario che ha sempre cercato attraverso i suoi studi - nel 1995 fu fondatore del Centro di studi micaelici e garganici a Monte Sant'Angelo - il dialogo fra le fedi, sempre con la passione del cuore meridionale in tutte le collaborazioni che lo hanno portato in giro per il mondo.
Uno dei figli più prestigiosi ed autorevoli della Sibaritide, fu Corigliano a dargli i natali, città che ha sempre avuto nel cuore e nella mente, ritornandoci ogni volta che poteva, ha condotto i suoi studi sulle prime comunità cristiane collaborando con i più importanti istituti di ricerca del globo. Il professore Otranto nel corso degli anni ha organizzato a Corigliano, ma anche in altre parti della Calabria iniziative, seminari e convegni proprio per testimoniare vividamente questo suo forte attaccamento alle sue radici.
Giovedì 18 maggio il professore Otranto sarà ricordato nel corso di un convegno - ore 17.30, sala "Enzo Viteritti, biblioteca comunale Pometti - alla presenza del sindaco Flavio Stasi, dell'arcivescovo della diocesi di Rossano-Cariati, monsignor Maurizio Aloise, del professore Giulio Iudicissa, che porterà il suo personale ricordo, e una relazione su: "Migrazioni di popoli e itinerari religiosi alle origini dell'Europa: Giorgio Otranto tra storia e impegno civile" della professoressa Emanuela Prinzivalli, Ordinario di Storia del Cristianesimo e delle Chiese, Università La Sapienza, Roma. Chiuderà i lavori l'assessore alla Cultura, Alessia Alboresi.
«La memoria, il ricordo si fanno vita all'interno di iniziative in cui si rende partecipe un vasto pubblico di quanto è stato fatto dal professore Otranto, del suo impegno professionale, della militanza civica, del suo amore per Corigliano e la Calabria - afferma l'assessore Alessia Alboresi - sono orgogliosa di avere con noi, a testimonianza del segno profondo lasciato dal Maestro, nel convegno di domani, personalità come il professor Iudicissa e la professoressa Prinzivalli, nome di spicco della Sapienza».