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Sta sorgendo una meraviglia ingegneristica: ecco il maestoso Viadotto Avena | VIDEO

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CASSANO JONIO – Un'opera mastodontica che sta cambiando il volto del Sud Italia. Stiamo parlando del Megalotto 3 della Strada Statale 106 Jonica, un progetto ambizioso che sta prendendo forma tra Sibari (innesto SS534) e Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza. E al centro di questo colossale cantiere, spicca ora il Viadotto Avena, tra Albidona e Amendolara, un'autentica meraviglia di ingegneria che sta iniziando a mostrare tutta la sua imponenza.

«È una meraviglia delle meraviglie», ha così commentato Silvio Canalella, responsabile delle nuove opere di Anas spa e responsabile unico del procedimento del Megalotto 3. «Alto 72 metri, vederlo dal vivo è già un'emozione indescrivibile. Una vera e propria meraviglia dell'ingegneria stradale italiana!». Le parole dell'ingegner Canalella, piene di orgoglio, rispecchiano l'importanza di un'opera che non è solo un'infrastruttura, ma un simbolo di sviluppo per tutta la Calabria.


Il viadotto, con le sue pile in acciaio disposte a forma di "V", è solo uno dei tanti elementi che compongono questo ambizioso progetto di 38 chilometri, che contribuirà a chiudere l'anello tra le autostrade A14 "Adriatica" e A2 "Autostrada del Mediterraneo," oltre ad essere il trait d'union della nuova, futuribile Statale 106 a sud di Sibari, migliorando la connessione tra i litorali jonico, tirrenico e adriatico.

Il Megalotto 3, infatti, è parte integrante della rete transeuropea TEN-T, un tassello fondamentale per potenziare la mobilità del Sud Italia e migliorare l'accessibilità dei comuni costieri e dell'entroterra calabrese.

Anas Calabria, guidata dall'ingegnere Francesco Caporaso, gioca un ruolo chiave in questa realizzazione, coordinando i lavori e garantendo il rispetto degli standard qualitativi più elevati. E non è un caso che di un'opera strategica così importante e con un impatto economico e sociale così elevato, sia stata affidata alla maestria, alle capacità e al know-how di un'azienda come Webuild, una delle realtà operative nell'ingegneria civile più importanti al mondo e 100% made in Italy. Una strada così importante per l'Italia che proprio l'azienda, controllata da Salini, ha creato uno specifico ramo d'azienda, la Webuild-Sirjo, oggi affidata a Salvatore Lieto, che sta macinando un lavoro da record infrangendo tutti i tempi del cronoprogramma di realizzazione. Appena 4 anni su quell'area di tracciato non c'era praticamente nulla e oggi, per tutti e 38 km inizia a intravedersi una grande arteria stradale che in molte parti è stata già completata.

Il progetto del Megalotto 3 è caratterizzato da una complessità unica, che ha richiesto l'impiego di soluzioni innovative per superare le sfide poste dalla morfologia del territorio. Cinque chilometri di gallerie naturali (per ogni senso di marcia), quindici gallerie artificiali (per senso di marcia), sette chilometri di viadotti, quattro svincoli e numerose opere minori, un insieme di opere ingegneristiche di elevata complessità che mettono alla prova le capacità progettuali e costruttive. L'utilizzo di tecniche di scavo all'avanguardia per le gallerie e l'impiego di calcestruzzo (eccetto per il viadotto Avena) per i viadotti, garantiscono la massima resilienza alle condizioni ambientali della costa. Un'attenta attività di monitoraggio costante dello stato delle opere in costruzione, ha permesso di affrontare ogni sfida con la massima precisione.

Il completamento del Megalotto 3 segnerà un momento storico per la Calabria, migliorando la viabilità, riducendo i tempi di percorrenza e aumentando la sicurezza stradale in una zona ricca di storia e bellezza paesaggistica, che ospita siti archeologici di grande importanza come l'antica Sibari e monumenti storici come il castello di Roseto. La sfida è grande, ma i risultati, come dimostra l'avvio dei lavori del maestoso Viadotto Avena, promettono di essere all'altezza delle aspettative.

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.