Baia di Borea, nel piccolo borgo di Calopezzati soffia il vento del cambiamento
La Pro Loco "Franca Iuliano" sta cercando di ridare vita agli elementi del capitale territoriale, far riemergere consapevolezza della propria storia, fattori alla base dello stimolo economico e sociale della comunità. Ritornare e investire
CALOPEZZATI – Riqualificazione del territorio, promozione turistica, valorizzazione della realtà e delle potenzialità culturali, storiche, sociali e naturalistiche di una piccola realtà come Calopezzati. Sono queste le finalità delle attività e dei progetti organizzati e svolti dalla Pro Loco Calopezzati “Franca Iuliano”, con un obiettivo comune: agire per non fare morire il paese.
Da anni, infatti, il piccolo centro della Baia di Borea, nella bassa Sibaritide, sta subendo un processo di spopolamento. Molti giovani vanno via perché qui non ci sono prospettive. Un fenomeno, questo, che oggi, grazie proprio al progetto comune, avviato dall’Amministrazione comunale a guida Giudiceandrea e animati dalla APS Baia di Borea e che vede insieme tanti partner sociali, fra i quali, appunto, la Pro Loco, si sta cercando di frenare con l’obiettivo di rendere Calopezzati e il comprensorio non più un luogo da cui scappare ma, al contrario, un territorio in cui insediarsi, ritornare e investire.
La mission principale, primaria, è quella di ridare vita agli elementi del capitale territoriale e far riemergere consapevolezza della propria storia, fattori alla base dello stimolo economico e sociale della comunità. Uno su tutti? Il Castello Giannone di Calopezzati, una fortezza che domina sul borgo delle bellezze, affacciato sullo Jonio ma che attende da decenni un forte impulso per la riqualificazione.
La spinta entusiasmante di una Pro Loco quasi tutta al femminile
«Siamo un gruppo di soci attivi, prevalentemente donne, con in mente tante idee da realizzare, e per farlo – dichiara Mayra Capristo, Presidente della Pro Loco Calopezzati - abbiamo bisogno del sostegno di tutti, che nella concretezza effettivamente manca. Il nostro rammarico, nonostante si lavora tanto per far “vivere” il paese, è proprio questa “non partecipazione” da parte dei molti cittadini di Calopezzati. In noi la speranza di rendere parteci tutti non morirà mai».
«Contro lo spopolamento, invece, è necessario attuare meccanismi di ritorno e di integrazione specializzata, mirando a incrementare il numero di nuovi residenti soprattutto giovani».
In tema di promozione e valorizzazione dell’offerta culturale manca la figura di una guida turistica, fa notare la Presidente, «E noi stiamo lavorando affinché anche Calopezzati abbia un Cicerone che conduca il turista alla scoperta dei vicoli caratteristici del borgo, delle chiese e – chissà un giorno – anche del Castello Giannone, che da proprietà privata torni ad essere di proprietà dei calopezzatesi».
«Ma questo non basta. C’è bisogno – aggiunge Mayra Capristo - di fare rete con i Comuni limitrofi, creare sinergia e lavorare insieme, come una squadra che si rispetti, per lo sviluppo turistico e sociale di tutti e di ciascuno».
La Pro Loco è già a lavoro per la realizzazione di iniziative estive, come la seconda edizione di “Calici sotto le stelle” su in paese e la Sagra degli scoratelli con un doppio appuntamento. E poi un immancabile appuntamento per celebrare l’antica arte dell’uncinetto grazie alle maestre “uncinettine” del gruppo, «di cui per adesso non anticipiamo nulla, sarà una sorpresa» conclude Mayra Capristo.
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