Il calabrese Antonio Tarantino insignito della medaglia d'onore in occasione della Giornata della Memoria
La cerimonia si è tenuta in Campidoglio a Roma il 31 gennaio. L'uomo, di Cassano Jonio, dal 9 settembre 1943 a maggio 1945 fu internato in un lager nazista ad Amburgo in Germania
ROMA - Si è svolta mercoledì 31 gennaio 2024, a Roma in Campidoglio, la cerimonia di conferimento della medaglia d'onore concessa dal presidente della Repubblica ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti.
Delle 45 medaglie, una è stata riconosciuta al calabrese Antonio Tarantino (1913-2006), nato a Cassano Jonio (Cs) dal 9 settembre 1943 a maggio 1945 fu internato in un lager nazista ad Amburgo in Germania. A consegnare la medaglia, nella sala della Protomoteca, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, con il Prefetto Lamberto Giannini e il Presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun; a riceverla la nipote, la giornalista Angela Francesca D'Atri accompagnata dalla madre Concetta Tarantino.
Le 45 persone cui è stata riconosciuta la medaglia d'onore sono definiti Imi (Italianische Militär-Internierten, Internati militari italiani). Rastrellati e deportati nei territori del Terzo Reich dopo l'armistizio dell'8 settembre1943, per essersi rifiutati di combattere nell'esercito tedesco. Gli Internati militari italiani furono circa 650 mila, inizialmente considerati prigionieri di guerra, in seguito gli fu attributo lo status di "Internati militari", in questo modo la Germania evitò di riconoscere loro le garanzie delle Convenzioni di Ginevra. Dall'autunno del 1944 alla fine della guerra diventarono lavoratori civili, così da poter essere utilizzati come manodopera coatta senza godere delle tutele della Croce Rossa.
«Le persone che ricordiamo oggi - ha detto il sindaco Gualtieri - sono state deportate per l'economia della morte e della distruzione messa in campo dal nazifascismo. La nostra comunità oggi è vicina ai deportati, ai loro familiari, alla loro memoria. Un tributo essenziale per esprimere gratitudine a tutti coloro che contribuiscono a mantenere la memoria tragica della nostra storia».
Alla cerimonia hanno inoltre partecipato alti rappresentanti della Comunità ebraica di Roma e italiana, delle Forze dell'Ordine e delle Associazioni nazionali ANCR, ANED, ANEI, ANRP.