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Dissesto comune di Cariati: «Gli ex amministratori si difendano davanti al giudice»

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CARIATI – «Prendiamo atto del fatto che, secondo alcuni dei sette ex amministratori condannati dalla Corte dei Conti per aver causato il dissesto del nostro comune "con condotte – si cita testualmente il decreto – dolose o gravemente colpose, sia omissive che commissive", la dichiarazione del dissesto sia stata illegittima; lo stesso decreto della magistratura contabile sia un provvedimento "assai sommario", non di primo grado ma magari di mezzo grado o di un quarto di grado; e che si consideri addirittura "strana" la stessa condanna stabilita dal giudice».

È quanto si legge in un comunicato stampa del Comune di Cariati che così continua: «Richiamando, così come abbiamo sempre fatto per tutti ed anche in questa occasione, il principio di non colpevolezza garantito fino a sentenza definitiva dalla nostra Costituzione e dall'ordinamento giuridico italiano a tutti i cittadini e non soltanto agli amici di partito o di cerchio magico, siamo sicuri che tutti gli ex amministratori destinatari del decreto della Corte dei Conti, per i quali è stata stabilità la incandidabilità per 10 anni oltre al pagamento di 60 mila euro circa, sapranno difendersi davanti a quel giudice e in tutti i gradi successivi».

«Proprio per consentire – continua - a tutta la comunità di verificare esattamente, testualmente e direttamente quanto contenuto nelle 67 pagine del decreto di condanna della Corte dei Conti, dimostrando che non è stato travisato alcunché e che quanto comunicato istituzionalmente corrisponde con assoluta correttezza alla lettera del provvedimento giudiziario in questione, pubblicheremo sul sito dell'ente e sulle pagine social del Comune l'integrale atto in questione, rendendolo quindi a disposizione di tutti. Nella massima trasparenza, anche rispetto a quanti, ieri fautori e sottoscrittori di diversi esposti alla Corte dei Conti, oggi si cimentano in dichiarazioni pubbliche di solidarietà umana e politica che fanno riflettere e lasciano attoniti».

«Fin qui – spiega - il necessario ristabilimento della assoluta correttezza della comunicazione istituzionale della nostra amministrazione comunale sulla verità giudiziaria sancita dalla Corte dei Conti, rispetto alla quale non è stato aggiunto alcunché, invitando sin da ora quanti dovessero ritenersi lesi o diffamati da improbabili ed inesistenti imprecisioni a tutelarsi nelle sedi competenti. Sul piano politico, non possiamo anzi tutto non prendere atto delle confessioni ex post, diffuse da qualche ex leader e dominus delle ultime due giunte municipali oggi condannate dalla Corte dei Conti e che pur tuttavia descrive il suo ruolo come "marginale", di fatto tentando di scaricare, secondo un metodo ormai noto a tutti, ogni sua responsabilità sui soli vertici amministrativi dell'epoca». 

«Nel merito di quello che, - aggiunge - dai numeri e dalle risultanze riportate nello stesso decreto di condanna della Corte dei Conti, emerge come il plateale fallimento politico ed amministrativo di una compagine di governo delle ultime due consiliature, che nonostante pareri finanziari contrari ha continuato a dissipare irresponsabilmente ingenti risorse pubbliche, ci sarebbe già poco da aggiungere a quanto ha già dimostrato di sapere, credere, condividere e ribadire nelle urne la stragrande maggioranza dei cariatesi che per ben due volte ha democraticamente bocciato quanti ancora oggi pensano di poter riscrivere ed invertire la storia della loro totale disfatta politica e disamministrazione della cosa pubblica, oggi certificata anche dalla magistratura».

«Relativamente, infine, alle esatte, nefaste conseguenze del dissesto sulla capacità e gestione amministrativa dei comuni, così come previste e disciplinate dal Testo Unico degli Enti Locali e così come purtroppo subite dall'amministrazione comunale e dai cariatesi dal settembre 2016 ad oggi,  a partire dallo stop imposto per tutte le spese per programmazione ed eventi al blocco delle assunzioni,  dalla complessiva riduzione di spesa pubblica per la stessa garanzia ordinaria dei servizi fondamentali al cittadini fino all'impossibilità di contrarre mutui, a tutela dell'intelligenza ed onestà dei concittadini, ognuno potrà tranquillamente informarsi direttamente consultando siti e documenti oppure, più semplicemente, verificando cosa è accaduto e cosa accade nei diversi comuni calabresi, vicini e lontani, nei quali è stato purtroppo dichiarato il dissesto» conclude. 

Allegato decreto n. 3/2021 della Corte dei conti Sezione giurisdizionale per la Calabria nel giudizio di responsabilità sanzionatoria n. 22751 con omissis sfogliabile in pdf al  seguente LINK

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.