Sapia replica a Rapani: «Occorre elevare il livello della politica parlando di progetti e obiettivi»
L'ex parlamentare: «Il senatore ha rilasciato dichiarazioni confuse, disordinate e scomposte dimostrando con le proprie generalizzazioni una superficialità politica spiazzante, oltre a inutile acredine personale»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Il senatore Ernesto Rapani ha rilasciato dichiarazioni confuse, disordinate e scomposte contro i parlamentari del Movimento 5 Stelle della scorsa legislatura, dimostrando con le proprie generalizzazioni una superficialità politica spiazzante, oltre a inutile acredine personale».
Lo afferma, in una nota di replica, l’ex deputato Francesco Sapia, espulso nell’inverno del 2021 dal Movimento 5 Stelle per non aver votato la fiducia al governo guidato da Mario Draghi.
«Ognuno – continua Sapia – è libero di esprimere le proprie opinioni, ma bisogna produrre fatti, quando si è in maggioranza come lo è ora Rapani. Il Movimento 5 Stelle fece una battaglia enorme a favore della sanità calabrese, a partire dalla collega Dalila Nesci nella sua prima legislatura. Denuncia e proposta caratterizzarono l’attività di diversi parlamentari giallorossi, oltre a una capillare presenza sul territorio, innegabile e sempre verificabile. Personalmente, da deputato – ricorda Sapia – bloccai nomine abusive, irregolarità e ingiustizie pesanti. Assieme, presentai proposte di legge fondamentali, che il senatore Rapani farebbe bene a riprendere. Mi riferisco anzitutto a quelle, preziose per la Calabria, per ripartire il Fondo sanitario secondo i bisogni di cure nelle singole regioni e per istituire il Servizio socio-sanitario nazionale».
«A Rapani, poi, rammento che proposi di prevedere un ospedale hub per l’area di Corigliano-Rossano al posto dello spoke attuale, in modo da dare risposte reali ai malati e da ridurre la migrazione sanitaria. Il senso della mia replica è che occorre – conclude Sapia – elevare il livello della politica parlando di progetti e obiettivi. Quando si va sul personale, invece, significa che non si hanno argomenti di utilità collettiva».