Riportiamo qui di seguito la lettera del consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea sulla tematica delle fusioni, ospitata dal quotidiano La Provincia. Carissimo direttore, scrivo in merito all'articolo oggi comparso in prima pagina sul Suo giornale, apprezzando e non poco l'attenzione della "Provincia" riguardo al tema delle fusioni. Ieri presso il TAR della Calabria si è concluso l'ennesimo tassello di chiarimento per una procedura che, piaccia o no, di confuso ha poco o nulla, atteso che obbedisce alla norma nazionale ritenuta assolutamente valida e collaudata nel resto del Paese (97 sono stati i processi di fusione portati a termine dal 2014 ad oggi ed altrettanti all'incirca sono stati quelli avviati ma con esito referendario negativo, non per questi definibili confusi o irregolari) Altresi' le fusioni obbediscono alle regole di una norma regionale che, predisposta dal vice presidente della giunta, prof. Viscomi, e sottoscritta e perorata da me e dal collega capogruppo del PD, On. Sebi Romeo, e' stata ritenuta pienamente valida ed aderente al dettato costituzionale dal consueto controllo del governo italiano. Nessuna confusione, dunque, solo l'evidenza delle difficoltà di una "prima volta" (ricordo a me stesso che casali del manco dopo Monteroni in Campania nel 2014, e' il primo comune creato a seguito di fusione di CINQUE comuni a sud di Roma, isole comprese) e - se proprio vogliamo individuarlo, e' nella immediata decadenza dei sindaci - l'unico "bug" di una legge regionale ricalcata sapientemente dal prof Viscomi sullo studio attento delle precedenti esperienze di fusione che hanno attraversato invece numerose il centro nord Italia. Nessuna querelle, dunque, ma l'inevitabile inesperienza di chi si è trovato per primo a fare i conti con le normali difficoltà gestionali di un processo per il quale nessuno in Italia, neppure alcuni docenti universitari calabresi a contratto, può dirsi preparato in assoluto ad affrontarlo senza avere di tanto in tanto dubbi o incertezze.
A CASALI DEL MANCO LA RAGIONEVOLEZZA HA CONTRADDISTINTO L'ATTIVITA' DEI SINDACI E DEL COMMISSARIO
A Casali del Manco la ragionevolezza e lo spirito di partecipazione che hanno contraddistinto l'attività dei quattro sindaci ed anche del Commissario, d.ssa Vercillo, oltre che della quasi totalità dei dipendenti (fatta eccezione per qualche sacca interessata di inutile e dannosa resistenza poco ideologica) e dirigenti, sta facendo finalmente trovare la quadra per la crescita reale del territorio che, voglio ricordarlo, parte dalle porte di Cosenza vecchia per arrivare ad abbracciare il territorio silano dalla Sculca a Lorica e fino alla vetta di Botte Donato. E' di ieri la riunione dei sindaci e del commissario in cui si sono dipanate tutte le questioni accese anche grazie al mio intervento sulla stampa. Approfitto di queste pagine per ringraziare pubblicamente la d.ssa Vercillo per la disponibilità dimostrata ad accogliere la mia richiesta di partecipazione alle prossime riunioni, in qualità di consigliere regionale primo firmatario della Legge regionale di fusione, eletto nel territorio e residente a Spezzano Piccolo di Casali del Manco. Sono convinto che da questi incontri, che con la disponibilità del commissario e dei sindaci cercheremo di rendere più assidui, possa venire la soluzione ad ogni piccolo problema che si è presentato ed inevitabilmente si presenterà anche in futuro.
GIUDICEANDREA: FUSIONE CO-RO, SARANNO I CITTADINI A SCEGLIERE SE CREARE LA CITTA' PIU GRANDE DELLA CALABRIA
Quanto all'ordinanza di rigetto della sospensiva di cui all'udienza di ieri al TAR Calabria, si è avuta ancora una volta la dimostrazione di come l'approssimazione alberghi invece, a volte insieme alla frustrazione, in chi continua a dichiararsi contrario per principio e rispettabilmente alle fusioni, ma molto meno rispettabilmente adombra di dubbio la legittimità del procedimento ad ogni pie' sospinto. I cittadini si pronunciano in un referendum consultivo che, per legge, considera il complesso dei voti espressi nell'intero bacino elettorale dei comuni coinvolti dalla fusione, cosicché a casali del manco, come a valsamoggia ed in altre due precedenti esperienze del centro nord, stante il quesito referendario e le successive delibere degli uffici elettorali regionali o le ratifiche dei comuni, la fusione si è verificata per tutti i comuni compresi nel referendum. Anche a Rossano e Corigliano dunque i cittadini potranno liberamente votare per il si o per il no, determinando se vorranno creare o meno la città più grande della Calabria, che potrebbe candidarsi persino a città metropolitana, spostando molto l'asse dell'attenzione politica sul territorio jonica che, e' bene sottolinearlo, prima dell'avvento del governo Oliverio, era stato ridotto in prostrazione ed abbandono ed oggi vede investimenti miliardari certi e già cantierati per circa due miliardi di euro. Stiamo assistendo ad una rivoluzione lenta ed inesorabile del percorso di questa regione. Le somme le tireremo a fine legislatura ed i processi iniziati di fusione saranno stati una sicura modifica in meglio della capacità amministrativa dei nostri territori.