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Le Vallje di Civita: l'antico rituale che celebra la vittoria di Giorgio Castriota Skanderbeg

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CIVITA - Ancora una volta le “Vallje” hanno portato a Civita, piccolo borgo arbëresh noto per essere Borgo più bello d’Italia, Bandiera Arancione e Patrimonio Unesco per le Gole del Raganello, tante persone.

Anche l’edizione 2024, caratterizzata dalla consegna della cittadinanza onoraria del piccolo borgo italo arbëresh al conduttore e personaggio televisivo, Giorgio Mastrota, e dalla presenza, tra gli altri, della ambasciatrice del Kosovo in Italia, Lendita Haxhitasim, e del vice ministro agli Esteri del Kosovo, Liza Gashi, si è conclusa con un enorme successo e, soprattutto, con la presenza di un numeroso pubblico.

«Un’atmosfera gioiosa e armoniosa - dichiara il sindaco Alessandro Tocci - ha segnato l’intero pomeriggio di martedì 2 aprile nel borgo italo albanese di Civita, che è uno dei Comuni arbëreshë che ancora oggi riserva un grande attaccamento alle tradizioni della primitiva origine e dove le Vallje rappresentano l’evento clou dell’intero anno».

Le Vallje sono delle danze coreutiche molto particolari formate da uomini e donne vestiti in costumi tradizionali Arbëreshë, guidate da “Caporali”, che si snodano per le vie del paese intonando viersh, canti epici e d’amore. I costumi d’Arberia sono una parte importante, insieme alla lingua, dell’eredità che i profughi hanno portato con loro dalla Madrepatria. In particolare quelli indossati dalle donne sono splendidi e sontuosi in raso ed oro ornati di preziosi ricami. Secondo la tradizione, questa festa è la commemorazione di un avvenimento storico molto importante per la storia degli arbëreshë. Viene commemorata la vittoria riportata da Giorgio Castriota  Skanderbeg, che alla guida di un piccolo esercito il 24 aprile 1467 sconfisse le armate turche guidate dal rinnegato Balabano, salvando la cittadella di Kruja. Secondo il calendario Giuliano in vigore in quel tempo il giorno della vittoria era proprio il martedì dopo Pasqua.

I gruppi che hanno partecipato alle vallje 2024 di Civita, sono stati: “Shpirti Arbëresh” di Cerzeto, “Ullania” di San Benedetto Ullano, “Katundi Joni” di San Marzano di San Giuseppe (Ta), “Oreste Ventrice”, Gruppo Folk di San Nicola Dell’Alto (Kr), Gruppo Folk di Plataci, Këngetaret Te Kazallvjeter” di Casalvecchio di Puglia (Fg), Gruppo Folk “I Giganti di Taurianova” dei F.lli Taverna, Gruppo “Pa Stoli” e le Vallje civitesi.

L’edizione delle Vallje 2024 è stata impreziosita dalla consegna della cittadinanza onoraria da parte del primo cittadino al conduttore e personaggio televisivo, Giorgio Mastrota, con la seguente motivazione: «Per l’esemplare affetto e attaccamento alla comunità civitese dimostrato negli anni, alla quale è legato in virtù delle proprie origini che fa di lui una persona che l’amministrazione comunale è vivamente onorata di avere tra i componenti della propria cittadinanza». 

«Quest’anno, pur mantenendo fede alla tradizione, abbiamo voluto apportare - aggiunge il sindaco Alessandro Tocci - alcune innovazioni, come per esempio il luogo di partenza delle vallje. Si è partiti dalla Rocca di Kruja e non più dalle scuole perché abbiamo inteso valorizzare, facendolo conoscere ai tanti turisti presenti, uno dei “tesori” presenti sul nostro territorio. Ringrazio tutti coloro, e sono tanti e non li cito per il rischio di dimenticarne qualcuno, che si sono adoperati per la buona riuscita delle Vallje 2024. Un ringraziamento particolare lo voglio tributare alle Vallje di Civita, presente con gli sfarzosi suoi abiti tradizionali, e al gruppo Vallja autonoma».

«Come amministrazione comunale siamo più che contenti. Dopo l’intensa Settimana Santa vissuta grazie alle celebrazioni religiose volute da Padre Remo e dopo una Pasquetta che ha visto il nostro borgo invaso da turisti, con le Vallje abbiamo raggiunto l’apice» conclude.

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.