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La Rai celebra la magnificenza di Sibari: la colonia che fece concorrenza ad Atene

3 minuti di lettura

SIBARI (CASSANO JONIO) - «Quando arrivarono gli Achei in Calabria e fondarono Sybaris, non avrebbero potuto immaginare che avrebbe fatto concorrenza ad Atene». Parte da qui, da queste parole emblematiche di un dato storico conosciuto più al di fuori che nella stessa area della Sibaritide, il racconto della giornalista Laura Pintus tra le rovine della grande colonia magnogreca la più grande, maestosa, nobile e opulenta che abbiano mai realizzato il popolo ellenico della diaspora nel Mezzogiorno d’Italia. Così importante, tanto da diventare – ad un certo punto della sua storia – più importante della stessa capitale.  

La Magna Grecia, un'affascinante civiltà che ha segnato il mondo antico con la sua brillantezza e influenza, può essere esplorata attraverso i resti di quella città fondata nel VIII secolo aC dai greci di Achea sulle rive del fiume Crati.

Lusso, cultura, commercio e potenza militare caratterizzavano Sybaris, una città cosmopolita e tollerante, dove convivevano diverse etnie e religioni. I suoi abitanti furono celebri per il loro gusto raffinato e la loro passione per il piacere. Un passato nobile, glorioso, il più illustre di sempre che oggi potrebbe essere vanto e orgoglio di un territorio che però rimane ripiegato su se stesso, sui suoi problemi e non trova il piglio della consapevolezza per trovare proprio nel suo passato il corroborante per un nuovo rinascimento.

Ieri sera le telecamere di Tg2 Dossier hanno dedicato un’ampia pagina al patrimonio lasciato in dote da questa straordinaria civiltà. Ad esplorarlo, la giornalista Laura Pintus, che ha guidato gli spettatori attraverso i luoghi chiave della Magna Grecia (rivedi qui la puntata).

Da Capo Colonna a Taranto, da Metaponto a Paestum, facendo tappa proprio nella Grande Sibari. Durante il viaggio, gli obiettivi delle camere da presa hanno catturato le meraviglie archeologiche e paesaggistiche, offrendo uno sguardo avvincente all'atmosfera e allo spirito della Grecia antica ancora presenti in questi luoghi.

Un momento significativo, durante il quale la giornalista è stata accompagnata da Filippo Demma, direttore dei Musei della Calabria e direttore del Museo e del Parco Archeologico di Sibari nonché promotore di iniziative per la rinascita del più importante marcatore identitario della nostra regione. Demma ha illustrato con passione i progetti finalizzati a valorizzare il patrimonio storico e culturale di Sybaris, evidenziando il segno indelebile che questa città ha lasciato nella storia dell'umanità.

Una storia incredibile sotto i nostri piedi

«Fu Pericle – ha raccontato Demma – a farsi autorizzare dall’oracolo di Delfi la fondazione di una colonia Panellenica, quindi con la partecipazione di tutti i greci». Non solo Achei e Ateniesi ma anche Spartani vennero qui a fondare la colonia di Thuri (l’antica Sibari). Ma per capire la misura di questa grande strategica di Sibari è necessario ripercorrere le storie e il vissuto di alcuni personaggi emblematici della storia antica che hanno calpestato il suolo della grande Piana di Sibari. «È verosimile – ha detto ancora il direttore – che la città di Thuri sia stata progettata da Ippodamo da Mileto, il più grande urbanista dell’antichità che era a servizio degli ateniesi e di Pericle, per i quali aveva creato il progetto della città del Pireo, il porto di Atene». Non solo. Insieme ad Ippodamo venne inviato a Sibari insieme anche al primo storico dell’antichità che è Erodoto. «Erodoto – racconta ancora Demma – venne qui con i primi coloni, visse a Sibari e morì qui».

Il reportage ha esplorato anche altri luoghi emblematici della Magna Grecia, come il Museo Archeologico Nazionale di Taranto con i suoi splendidi ori, il tesoro di Eraclea a Policoro, le suggestive Tavole Palatino a Metaponto e le sepolture ricche di Matera, rivelando la straordinaria ricchezza delle colonie lucane.

Qui si parla ancora la lingua dei coloni

Oltre alla bellezza e allo splendore, il documentario ha evidenziato la sopravvivenza della lingua greca in alcune comunità, come il Grico della Grecìa salentina a Corigliano d'Otranto e il greco antichissimo parlato a Bova e Gallicianò sull'Aspromonte. Queste testimonianze tangibili sottolineano il profondo legame tra greci e popolazioni locali, che ha dato vita a una cultura nella Magna Grecia che, in alcuni aspetti, superò persino quella della madre patria. La strada a strapiombo creata dai greci sui monti della Calabria, lunga più di cento chilometri, con le tracce di fortificazioni appena scoperte, aggiunge un ulteriore capitolo affascinante a questa storia millenaria, dimostrando come l'incontro tra la cultura abbia plasmato una civiltà che ancora oggi ci affascina e ci ispira.

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.