Sequestri di novellame nel territorio ionico-cosentino per un ammontare di 372 Kg
La Capitaneria di Porto continua i controlli a tappeto sul territorio costiero per il pescato abusivo di sardella, volano le multe
CORIGLIANO-ROSSANO – Continuano i controlli sull’intera filiera della pesca da parte dei Militari del Compartimento Marittimo di Corigliano Calabro e dei dipendenti Uffici marittimi, nell’ambito della più ampia attività coordinata dal 5° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Reggio Calabria.
Nella giornata di ieri, 14 aprile, in prossimità di un comune costiero dell’alta Sibaritide, il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro, ha rinvenuto 43 cassette di polistirolo contenenti novellame di sarda (Sardina Pilchardus), più comunemente chiamato “bianchetto”, per un totale di circa 257 kg a bordo di una autovettura.
All’autista è stato sequestrato l’intero carico di prodotto illegalmente trasportato e, contestualmente, elevata una sanzione amministrativa per la quale è previsto un ammontare che, proprio in ragione del notevole quantitativo rinvenuto, risulta pari a € 25.000,00.
Successivamente, in un altro centro urbano della provincia ionico-cosentina, i militari procedenti rinvenivano altri 115 kg circa di “bianchetto” conservati all’interno di 16 cassette di polistirolo a bordo di un furgone isotermico. Anche in questa circostanza, il prodotto ittico veniva sequestrato ed al conducente veniva contestata una sanzione amministrativa pari ad € 10.000,00.
A seguito della certificazione del dirigente medico, del competente servizio veterinario della locale Azienda sanitaria provinciale, che ne ha attestato la non idoneità al consumo umano, tutto il prodotto, che ammonta a circa 372 Kg, è stato avviato allo smaltimento secondo le vigenti disposizioni di legge.
Il comportamento illecito accertato e sanzionato costituisce, inoltre, un serio pericolo per tutti i consumatori finali, in quanto i suddetti prodotti, oltre ad essere sottomisura e pertanto non pescabili, non rispettano neppure i requisiti e controlli necessari a garantire la tracciabilità del prodotto, ovvero ad attestarne la provenienza.
L’attività repressiva, di notevole valore economico sul deprecabile mercato illecito, continuerà con il monitoraggio di tutte le fasi della filiera della pesca, dalla cattura del prodotto con l’ausilio dei mezzi navali ed aerei, fino ad arrivare al trasporto e la commercializzazione del prodotto ittico.
La Guardia Costiera, inoltre, invita la collettività a prestare sempre la massima attenzione nell'acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare in materia di etichettatura e tracciabilità, evitando di acquistare quelli venduti illecitamente, anche da parte di ambulanti non autorizzati.