Ormai i motori girano a pieno regime per i due club calcettistici dell’area urbana. Il momento di tabellini e pagelle è arrivato da giorni e fra numeri, voti e curiosità l’
Odissea 2000 Rossano e il
Fabrizio Corigliano viaggiano spediti verso i propri obiettivi. Come in uno strano tiro al bersaglio, dove si può andare a segno come no e forse non c’entra la fortuna, il roster bizantino mette in vetrina un esordio che vale per poi inciampare a Belvedere dopo un incontro in cui l’Atletico, già in ottica Serie A, non si poteva certo far rompere le uova nel paniere. Storia vecchia, comunque, perché i rossanesi galoppano sulla via del riscatto, anche se a metà strada c’è quella Salinis che ha già dimostrato di essere uno scoglio più che scivoloso. «Sarà dura – ha detto
Alessandro Calabretta, laterale gialloblù – ma vogliamo dimostrare di essere un gruppo competitivo». Noi ci contiamo, perché di buon gioco l’Odissea ce ne ha fatto vedere eccome. Il Fabrizio Corigliano, dal canto suo, ha fatto la sua gran bella figura in una prima partita dalla quale, come nel più piacevole dei sogni, ci si sveglia con tutte le più buone intenzioni. Così, all’arrivo della Lazio in città, gli ausonici non vogliono certo spendersi in inchini e riverenze. Anzi, contro l’imbattuta del campionato è tanta la voglia di dimostrare il proprio valore. Coi piedi per terra, certo, ma in splendida forma. «Nello spogliatoio nessuno è in cerca di medaglie personali da appendere al petto – su questo
mister Ceppi ci metterebbe la mano sul fuoco – ma i ragazzi si stanno impegnando al massimo e si vede. Dovremo affrontare con il solito coraggio la partita, stiamo crescendo, ma dobbiamo confermarlo in campo». Insomma, due club per due città che possono fantasticare e fare sogni d'oro ma che già si stanno facendo belle agli occhi degli sportivi d’Italia.
m. f.