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Sulla Sibari-Roseto si vedono già le prime strisce d'asfalto. Il 2025 anno cruciale per SS106

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TREBISACCE - Il 28 febbraio 2024, in occasione dell'abbattimento dell'ultimo diaframma della Galleria Roseto, l'amministratore delegato di Webuild SS106 Jonica, l'ingegnere Salvatore Lieto, parlando dal podio allestito all’ultimo metro del cantiere, aveva aggiornato sull’avanzamento dei lavori di quello che, ad oggi, è la più grande e importante opera del Mezzogiorno d’Italia che prevede la realizzazione dei 38 chilometri di nuova strada a 4 corsie che completeranno il corridoio autostradale Adriatico-Jonico-Tirrenico. Lieto aveva sottolineato come la concentrazione maggiore dei lavori fosse nei primi 18 chilometri a sud, indicati come cruciali.

Cinque mesi dopo, oggi 27 luglio 2024, i segni tangibili di questo impegno sono evidenti. Proprio su quel tratto a sud, tra Sibari e la galleria Trebisacce, l'avanzamento dei lavori è notevole. Le recenti foto della posa del primo strato di bitume sul viadotto Laghi, scattate stamani, mostrano un cantiere attivo e dinamico, persino di sabato, poco prima della pausa estiva obbligata.

la posa dei piloni del Viadotto Straface

Finora, il progetto ha raggiunto il 65% della sua realizzazione, con 650 milioni di euro di produzione completati. L'opera, iniziata effettivamente nel marzo 2021, comprende un tracciato di 38 km su due carreggiate separate, con 5 km di gallerie naturali, 5 km di gallerie artificiali e 7 km di viadotti. Il percorso attraversa otto comuni dell’Alto Jonio Cosentino: Cassano Jonio, Francavilla Marittima, Villapiana, Cerchiara di Calabria, Trebisacce, Amendolara, Montegiordano e Roseto Capo Spulico.

Un aspetto cruciale del progetto è rappresentato dall’occupazione generata: 148 impiegati e 600 operai, tutti calabresi, sono attualmente impiegati nel cantiere. Questo know-how locale è prezioso e necessiterebbe di continuità, motivo per cui è fondamentale avviare subito le gare d'appalto per i futuri tratti a sud di Sibari, coinvolgendo anche quella che è l’atteso nuovo tracciato della Sibari-Corigliano-Rossano.

La sicurezza del cantiere è stata un'altra sfida significativa. Dopo i ripetuti atti intimidatori del 2023, le autorità, insieme a Webuild, hanno adottato misure rigorose per garantire la protezione dei lavoratori e la continuità dei lavori. La Prefettura di Cosenza e le forze dell'ordine, insieme ai sindacati, hanno collaborato efficacemente per prevenire infiltrazioni criminali, stabilendo un modello di gestione sicura che si sta estendendo anche ad altri cantieri italiani.

 

Le Prospettive Future

Considerata la tabella di marcia impressionante che i cantieri del Terzo megalotto stanno seguendo, grazie anche alla indiscutibile capacità di un'azienda come Webuild, orgoglio italiano e leader nell'ingegneria civile mondiale, è probabile che già entro la primavera prossima una prima parte della nuova Sibari-Roseto possa essere aperta al traffico. Ovviamente, nel campo base di Villapiana e nelle stanze di Anas, dove si sta facendo un lavoro infaticabile per restituire nuove opere in Calabria come mai era stato fatto fino ad ora, le bocche restano cucite. Ma ci potrebbe essere già una data: 1 maggio 2025 per iniziare a percorrere la nuova strada di civiltà nella Sibaritide, tra l'innesto con la SS534 e lo svincolo di Trebisacce. E il 2025 potrebbe essere un anno cruciale per le sorti della Statale 106 a nel tratto calabrese. Proprio nei prossimi 16 mesi è prevista anche l'apertura dei primi cantieri, sia sulla Crotone-Catanzaro, sia sulla Sibari-Corigliano-Rossano.

Questo progetto, infatti, è opportuno ribadirlo ed evidenziarlo sempre e con forza, non rappresenta solo un'innovazione infrastrutturale, ma anche un segnale di civiltà e un esempio di come, anche in Calabria e nel Sud Italia, lo Stato possa realizzare grandi opere pubbliche con efficacia e sicurezza, combattendo pregiudizi e promuovendo lo sviluppo di questa regione.

 

 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.