4 ore fa:Si presenta il Comitato delle Associazioni per la Riserva Naturale di Castrovillari
1 ora fa:«Sibari non rientra nel piano dei trasporti elaborato dalla Regione Calabria»
58 minuti fa:Ai Giganti della Sila tornano le Sere FAI d’Estate
22 ore fa:A Cariati si "accende" l'estate: lungomare illuminato a festa
2 ore fa:A Corigliano-Rossano parte l'iniziativa "Giovedì al Centro" per visitare i centri storici
2 ore fa:Occupata l'Asp di Cosenza in nome dei diritti per tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici
4 ore fa:L'anomala stagione balneare di Corigliano-Rossano che non vuole più accontentarsi della sola clientela locale
5 ore fa:Al via i preparativi per la XII Edizione del Premio Internazionale Città di Castrovillari
1 ora fa:Rinnovata la convenzione tra la Cooperativa Sociale “Teniamoci Stretti” e l’Associazione “Gocce nel Deserto”
28 minuti fa:Castrovillari rigenera sapere e consapevolezza: assegnati i premi "Città Cultura" e "Donna e Lavoro"

Lipu ha inanellato in Calabria a scopo scientifico 24 giovani cicogne

2 minuti di lettura

RENDE - Si è conclusa nei giorni scorsi l’attività di inanellamento scientifico, su alcuni pulli di Cicogna bianca nati in Calabria nel 2024.

«L’attività, al suo sesto anno, - si legge nella nota di Lipu Rende - rientra nel più ampio Piano di Azione denominato “Cicogna bianca Calabria” che la sezione Lipu di Rende ha messo in campo nel 2003 per favorire la nidificazione di questa specie in regione attraverso l’installazione di nidi artificiali, una sorta di piattaforme circolari in legno. L’attività d’inanellamento, che riveste una particolare importanza scientifica e protezionistica, è stata possibile grazie ad una collaborazione tra LIPU, ISPRA ed e-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica a media e bassa tensione. L’inanellamento è una tecnica che consiste nel fissare un anello metallico (in policarbonato nel caso di grossi volatili come la Cicogna bianca) al tarso degli uccelli con impresso un codice alfanumerico rilasciato da ISPRA, univoco per ogni individuo, una sorta di carta di identità che accompagnerà la piccola cicogna per tutta la vita. L’attività di inanellamento su questa specie, sperimentata soprattutto nei paesi dell’est europeo e in pochissimi altri siti italiani, grazie alla possibilità di leggere il codice alfanumerico sulla lunga zampa della cicogna bianca, darà importanti informazioni sulle rotte migratorie, sulle aree di sosta, sulle aree di svernamento e di successiva nidificazione».

«In più - spiegano - l’attività di inanellamento è stata associata, ormai da alcuni anni,  alla campagna “Un nome per la Cicogna”, iniziativa in grado di suscitare forti emozioni, dove si può associare il proprio nome al codice alfanumerico del cicognino scelto. Nei sei anni di attività sono state inanellate in Calabria 140 giovani cicogne, di queste 15 sono state avvistate in natura tra la Calabria e la Sicilia e 9  sono ritornate a riprodursi in Calabria nella stessa area in cui sono nate o a pochi km di distanza, sostiene Roberto Santopaolo responsabile del progetto. Dati scientifici interessanti che la sezione di Rende presto elaborerà e che evidenziano il fascino e il valore di questa attività. Attività non semplice visto che in Calabria le cicogne bianche nidificano esclusivamente su tralicci e pali elettrici. Questo significa che non si può operare in autonomia ma in sinergia con e-distribuzione, l’unica ovviamente autorizzata ad operare sulle linee elettriche».

«Per questo desideriamo ringraziare e-distribuzione e in particolare l'Ing. Vito Antonio Morrone, responsabile UT di Cosenza, Francesco Gencarelli, dell'Unità Tecnica di Cosenza per la redazione e l'organizzazione delle attività lavorative e le Squadre Blue Team di Rende, Castrovillari, Acri-San Giovanni in Fiore e Corigliano-Rossano dirette rispettivamente da Francesco Garro, Maurizio Bifano, Agostino Gaudio e Francesco Pedatella. Ma un grosso grazie va anche ai nostri volontari e attivisti Lipu, Katharina Werner, Stefania Pistocchio, Giorgio Berardi, Fernando e Roberto Santopaolo, che hanno costantemente monitorato i nidi con una frequenza elevata per poter capire l’età giusta dei pulli. Infatti, affinché l’operazione di inanellamento vada a buon fine, deve essere eseguita in un arco temporale piuttosto ristretto, ovvero tra il 35° e 40° giorno di vita di ogni singolo cicognino; dato questo che si acquisisce solo con una grande mole di lavoro sul campo da parte dei volontari. E infine grazie, ma non per ultimo, a Mario Pucci, volontario Lipu nonché inanellatore ufficiale di questa attività in Calabria e dotato di regolare patentino ISPRA. La sua professionalità ed esperienza è stata decisiva e fondamentale nel portare avanti questo progetto. Grazie anche a tutte quelle aziende agricole nelle cui proprietà ricadono i nidi di cicogna che hanno autorizzato, a volte anche con colture in atto, l’accesso e l’avvicinamento ai nidi con gli automezzi».

L’appuntamento con questa affascinante attività scientifica sarà a maggio del prossimo anno, mentre per i primi di agosto la sezione stilerà un resoconto generale su quella che è stata l’attività riproduttiva 2024 della cicogna bianca in Calabria.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.