Al castello ducale associazioni a confronto sulle questioni della mobilità e dei trasporti lungo lo Jonio calabrese
Evento promosso da Il Serratore. Per le infrastrutture esistenti sullo Jonio, tra Sibari e Crotone, è necessario tenere alto il livello del confronto, formulando proposte e idee. Sono intervenuti anche il senatore Rapani e il sindaco Stasi
CORIGLIANO-ROSSANO - Lo stato in cui versano le principali infrastrutture della fascia ionica da Sibari a Crotone (tra queste principalmente la SS 106 e la rete ferroviaria jonica) sono oltremodo preoccupanti, ecco perché è necessario confrontarsi, ai vari livelli, per contribuire a formulare proposte concrete che vadano nella direzione di poter sperare che, nel breve periodo, qualcosa cambi.
Su questi argomenti si sono dati appuntamento sabato pomeriggio, presso il salone degli specchi del castello ducale di Corigliano, alcune associazioni del territorio chiamate a raccolta dall’associazione Il Serratore.
L’associazione ha raccolto attorno allo stesso “tavolo” di discussione l’Organizzazione di volontariato “Basta vittime sulla Strada Statale 106”, l’Associazione “Ferrovie in Calabria” e il “Comitato Magna Grecia”.
Tra i primi ad intervenire è stato Fabio Pugliese responsabile del Comitato scientifico-Centro studi Analisi e Ricerche dell’Associazione Basta vittime, il quale, ha fornito i dati sulla “mattanza” che quasi quotidianamente si consuma sulla Statale 106, la famigerata “Strada della morte”. Pugliese ha reso noto che sulla SS 106 sono state 205 le vittime di incidenti mortali dal 2013 al 31 dicembre 2022, per un costo sociale stimato in oltre 308 milioni. Solo nel 2022 le vittime sono state 27, il secondo numero più alto dopo l’anno più drammatico, il 2016, con ben 32 vittime: la maggioranza delle vittime - 156 – è di sesso maschile, mentre il maggior numero degli incidenti mortali si è registrato nel tratto cosentino della statale 106, infine il costo medio umano per decesso supera 1,5 milioni.
Roberto Galati dell’associazione Ferrovie in Calabria ha posto l’accento sulle condizioni davvero precarie in cui versa la strada ferrata ionica, proponendo, almeno nell’immediato, di poter potenziare l’attuale numero, assolutamente deficitario, delle corse degli intercity, in attesa che si possa dotare la linea jonica della elettrificazione e dell’alta velocità.
Domenico Mazza presidente del Comitato Magna Grecia, ha posto l’accento sull’attuale fase di “isolamento istituzionale” di cui è vittima il territorio jonico da Sibari a Crotone. Per Mazza è necessario mettersi insieme affinché si possano sviluppare, nel breve periodo, una serie di iniziative che vadano nella direzione di dar vita ad un ulteriore decentramento amministrativo nel territorio calabrese.
Ma accanto a questi interventi, si è registrato un interessante momento di dialogo con alcuni ospiti presenti in sala, i quali in virtù dell’esperienza maturata nei rispettivi campi di attività, hanno voluto fornire un fattivo contributo. Hanno preso la parola l’ex senatrice Silvana Abate, l’ex consigliere regionale, Franco Pacenza, l’ex sindaco di Rossano, Nicola Candiano e l’operatore turistico Natale Falsetta.
È intervenuto anche il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, il quale ha risposto ad alcuni interrogativi posti, soprattutto dai rappresentanti dell’associazione Basta vittime, in merito alla posizione dell’ente sul futuro progetto di ammodernamento della SS 106.
In chiusura dei lavori è toccato ai due parlamentari presenti in sala, Ernesto Rapani e Domenico Furgiuele, concludere il dibattito. Sia Furgiuele che Rapani hanno dato atto dell’assoluta veridicità delle problematiche sollevate dai rappresentanti delle associazioni, da qui la necessità di avviare ulteriori incontri proprio al fine di dare pratica attuazione alle istanze presentate presso le sedi governative.
Soddisfazione per quanto emerso nel corso della discussione è stata espressa dal presidente dell’associazione Il Serratore, Giorgio Tricarico, e dal direttore editoriale della rivista edita dall’associazione, Anna Maria Brunetti. Entrambi nel sottolineare l’interessante ventaglio di proposte e idee consegnate ai due parlamentari, hanno rimarcato l’esigenza di organizzare, prossimamente, altri momenti di confronto come quello di ieri sera.