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A Rossano concluso il Giovà beach volley e già si pensa alla prossima edizione

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CORIGLIANO-ROSSANO – Il dolore di una perdita che si trasforma in una realtà fatta di condivisione, costruttiva, e di aiuti per chi vive una realtà difficile e disagiata, questo è ciò che sta costruendo la famiglia di Giovanni Panetterie, scomparso improvvisamente il 4 novembre del 2021.

Giovanni avrebbe compiuto 41 anni sabato 6 agosto, ed è proprio in questo giorno soleggiato che il torneo Giova'...beach volley, organizzato dai suoi fratelli ed i suoi genitori insieme a tanti amici e associazioni vicine alla famiglia, si è concluso con in cima al podio la squadra Herta’vernello, assegnando il premio come miglior giocatrice a Khristel Romeo della formazione Khristel e come miglior giocatore al giovanissimo Paolo De Angelis dei Bombolari junior.

Una gara che si è trasformata in un ritrovo di tre giorni in cui giovani sportivi e le loro famiglie hanno riempito gli spazi adibiti al torneo, presso il Palazzetto dello sport Calabrò nell’area urbana di Rossano.

Un campo fatto di sabbia in cui le squadre hanno dato il massimo, un’area in cui si respirava tanta gioia, proprio come sarebbe piaciuto a Giovanni, che amava stare tra la gente e che era a sua volta amato dalle persone che lo conoscevano. «Un modo per ricordarlo portando avanti il suo messaggio di aggregazione sociale», ci spiegano i fratelli Mariagrazia, Pasquale e Matteo. Uniti nell’affrontare una grande perdita come non mai, si capisce da come si guardano e dalla determinazione che hanno nel dare alla mancanza che provano, un nome preciso: azione.

«Le parole non bastano a ricordarlo, cerchiamo di fare i fatti, veicolando il frutto del nostro impegno verso qualcosa di costruttivo rivolto a chi vive situazioni difficili. Questa è per noi la migliore testimonianza per ricordare nostro fratello». E di cose Mariagrazia, Pasquale e Matteo ne hanno fatte e in pochissimo tempo, tra cui una raccolta fondi che ha permesso ad una famiglia di Camini nella locride, di avere finalmente una casa decorosa e collaborando anche con l’associazione Jungi Mundu.

Perché per Giovanni tre erano le realtà che contavano, tutte dalla forte connotazione altruista: accoglienza, cultura e territorio, la sua Calabria a cui era profondamente legato. I fratelli stanno realizzando progetti che vanno in questa direzione: «Con i fondi raccolti dal Giova'...beach volley trasformeremo uno spazio nella sede dell’associazione L’Aquilone a Rossano in laboratorio di lettura, sarà una libreria speciale, perché arredata appositamente per i piccoli lettori, affinchè possano sentirsi a loro agio in uno spazio dedicato».

La passione di Giovanni per la lettura è stata trasmessa a Matteo, ventenne che del fratello ne porta con sé l’eredità, facendosi custode della sua collezione di libri e fumetti: «L’intenzione è quella di ricordarlo portando avanti i principi in cui credeva e da lì costruire, perché lui credeva nel prossimo, a cui dava attenzione, sempre. Organizzeremo ancora altre iniziative, poche ma mirate, insieme ai tanti amici che ci stanno dando una mano e alle associazioni con cui collaboriamo».

Toccante il momento in cui, dopo la premiazione della squadra vincitrice del torneo, Mariagrazia ha letto con una dolcezza che ha colpito tutti i presenti, un messaggio verso e di cui Giovanni era al centro esprimendo appieno l’amore per lo sport, per la cultura e la sua terra.

Nelle parole scritte dal fratello Pasquale, si spiega l’animo di un uomo che non c’è più, ma che ha lasciato il segno nell’animo di tanti: «Ti chiedo scusa a nome mio e di tutta la famiglia se nel corso di questa tua breve vita non abbiamo saputo dimostrarti quanto realmente ti amassimo, non un gesto, non una parola, niente!

Purtroppo siamo così, noi esseri umani siamo sciocchi, sappiamo che avremmo potuto dimostrare, fare, solo quando ormai è troppo tardi, quando gesti e parole si trasformano in pianti e rimpianti.

Ho trascorso con te 38 meravigliosi anni, anni in cui fisicamente siamo sempre stati molto vicini, ma distanti, distanti nel modo di pensare…tu grande conoscitore ed idealista, tu non attento all’apparenza bensì all’essere…distanti nel rapporto con gli altri, distanti ma vicini, tu sempre al centro di grandi compagnie, di progetti o lotte da portare avanti non per il tuo benessere ma per il benessere di tutti.

Avevi fame di legalità, uguaglianza, pace e meritocrazia, non smettevi mai di rimarcare quanto ingiusto fosse il mondo, con tutte le sue tirannie ed i suoi soprusi, le ingiustizie e le iniquità…Ed allora caro fratello tu continua a lottare indicandoci la via, noi saremo i tuoi esecutori.

Ciao Figlio, Ciao Fratello, Ciao Amico, Ciao Compagno!»

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive