Patire in festa, ieri la Madonna è stata portata a Piragineti
Una delle perle del nostro territorio colma di pellegrini e famiglie in festa, inizia il conto alla rovescia della ricorrenza che da tempo immemorabile, fa parte della cultura di Co-Ro
CORIGLIANO-ROSSANO – La “festa dei lavoratori”, ieri, ha visto il parco e la chiesa della Madonna del Patire in festa, tra pellegrini e famiglie che hanno affollato gli spazi verdi del parco adiacente.
La tradizione, che dura da tempi immemorabili, prevede che la statua di Santa Maria del Patire sia portata nella chiesa di Piragineti e allo scadere della terza settimana, scocchi la festa della Madonna nell’area che da sempre è un luogo simbolo della storia del territorio.
Giovedì 19 maggio, la Madonna ritornerà nella chiesa bizantina fondata tra la fine del XI e l'inizio del XII secolo, dopo essere stata portata alla chiesa di Pirro Malena e del Petraro e seguirà il fine settimana all’insegna delle celebrazioni liturgiche e dei festeggiamenti.
Dopo la lunga chiusura pandemica, ieri il luogo incontaminato, immerso nella natura, sembrava un piccolo paese in festa, famiglie che banchettavano, l’allegria portata dalle note dei musicisti che si esibivano all’aperto e bambini scorrazzavano tra i prati e i grandi alberi che fanno da cornice ad un luogo unico nel suo genere. Sia per il valore storico architettonico, sia per la bellezza paesaggistica che fa del Patire una delle perle del territorio.
Ma quello di ieri è stato un momento, come ogni anno e come tradizione vuole, in cui la devozione del popolo verso la madonna del Patire si è intrecciato ancora una volta con le storie personali di ognuna delle persone che con trasporto ed emozione partecipa a quel rito: dai più grandi ai più piccoli. Ed è proprio il caso del giovanissimo Lorenzo Forciniti che a soli due anni, in tuta e scarpette, sulle spalle di papà Paolo, ha percorso i sette chilometri del cammino di fede che separano il sagrato della Parrocchia di San Pio X di Piragineti con l'Abbazia del Patire, tutti in salita e "camminati" tutti con grande emozione. Per questo bellissimo gesto, sicuramente inconsapevole ma a testimonianza che le belle tradizioni devono essere tramandate di generazione in generazione, di padre in figlio, l'arcivescovo di Rossano-Cariati, Mons. Maurizio Aloise, al termine della celebrazione che ha officiato davanti all'effige della madonna del Patire, ha voluto premiare il piccolo Lorenzo con una targa commemorativa, incisa a mano e realizzata dal maestro orafo Domenico Tordo.