Il nuovo parroco della chiesa più lontana della diocesi scrive al vescovo: «Grazie»
Una lettera toccante quella di don Cosimo Galizia che ringrazia l’Arcivescovo di Rossano–Cariati Maurizio Aloise per la nomina e rinnova il grande affetto per la comunità tarsiana
TARSIA - Don Cosimo Galizia è il nuovo parroco dei Santi Pietro e Paolo in Tarsia. Lo ha nominato l’Arcivescovo di Rossano–Cariati, Mons. Maurizio Aloise.
In una lettera ha tra l’altro scritto: «Non vi nascondo la gioia immensa che provo dal momento in cui ho appreso di questa nomina, sapendo di poter abbracciare tutti come vostro nuovo parroco. Con queste poche righe vorrei esprimere la mia fiducia filiale nei confronti dell’Arcivescovo e della sua capacità di discernimento. Non mi sarei mai atteso una scelta del genere, che mi lascia positivamente sorpreso, facendo letteralmente esplodere in me dei sentimenti di gioia e gratitudine. Immediatamente è scaturita in me una risposta affermativa, un “sì” entusiasta nel venire a voi come parroco, dettato dall’affetto e dalla stima che provo per questa comunità, di cui già faccio parte per metà delle mie origini».
«Numerosi sono i ricordi che mi legano a questo paese e a voi sin dalla mia infanzia. Proprio per questo non vedo l’ora di iniziare il mio ministero in mezzo a voi: per me un popolo dal cuore grande e generoso. Sarà per me un onore servire questa Chiesa così antica e ricca di valori – scrive don Galizia - dei quali attendo di essere arricchito attraverso le vostre parole, i vostri gesti e i vostri sguardi. Un saluto particolare rivolgo alle Suore del Sacro Cuore di Gesù di Ragusa, che servono con dedizione la comunità di Tarsia ormai da molti anni, divenendo un pilastro fondamentale della Chiesa locale. A loro, avendo già in passato conosciuto il bene che fanno per tutto il territorio, va la mia gratitudine e la mia stima. Il mio invito di continuare a servire insieme a me questa Chiesa, secondo la volontà del Cuore di Gesù».
«A voi tutti chiedo di pregare per le vocazioni, affinché il Signore doni santi sacerdoti e ferventi religiosi alla sua Chiesa. Una comunità ecclesiale, quella di Tarsia, caratterizzata dalla devozione a figure di santità che mi toccano direttamente: i Santi patroni della comunità, Santi Pietro e Paolo, ricordano ogni giorno la data della mia ordinazione presbiterale, di cui pochi giorni fa abbiamo celebrato il ventesimo anniversario; i Santi Medici Cosma e Damiano, ai quali mi affido come protettori personali in virtù del Battesimo che ho ricevuto e mi ha reso cristiano proprio col nome di Cosimo; quindi San Francesco di Paola, patrono di tutta la Calabria, a cui va la devozione e la preghiera di ciascuno di noi. Ma non dimentico – continua il parroco di Tarsia - certamente la grande venerazione che il popolo di Tarsia ha per Maria, la Madre di Dio e Madre nostra, a cui ci affidiamo e a cui vi chiedo di rivolgervi in questi giorni pregando particolarmente per me e il ministero a cui sono chiamato. È per tutto questo che arde il mio cuore dal desiderio di salutarvi di persona quanto prima come vostro pastore e abbracciarvi tutti, dal più piccolo al più grande».
«Invocando il fondamentale sostegno dello Spirito Santo, che renda fecondo e fruttuoso il mio apostolato in mezzo a voi, chiedo al Signore, per intercessione della Madre di Dio, dei Santi Pietro e Paolo, dei Santi Cosma e Damiano e di San Francesco di Paola, che mi accompagni sempre nel ruolo di padre e pastore conclude la lettera - affinché possa essere per tutto il popolo a me affidato immagine del buon Pastore».
(fonte comunicato stampa)